Citazione:
Originalmente inviato da Ray
Pretesa = aspettativa giustificata
Lecita quando basata su precedenti accordi.
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Mi pare tu abbia scritto che ogni pretesa (aiutami se non ho capito bene per favore) può essere relativa solo a ciò che abbiamo prima stabilito, può essere un contratto, un impegno preso come la scuola etc ma se quando abbiamo stabilito è stato fatto un passo più grosso della gamba può essere che quel pretendere è stato un aver calcolato male, aver visto male e li poi si pagano le conseguenze, del pretendere ciò che è impossibile. E’ come pagare le penali di un contratto non portato a termine entro certi tempi. E queste penali sono li a dimostrare il pretendere.
Questo mi fa pensare che come dice anche Sole pretendere è sempre e solo un egoismo. Pretendo un aumento di stipendio perché IO presumo di essere stato laborioso, lo pretendo perché mi è dovuto da contratto etc ma se non arriva un motivo ci sarà o no? Nell’economia dell’Universo tutto viene messo in pari a tutti viene dato ciò che è loro dovuto, i tempi sono solo non nostri, noi possiamo solo accelerarli, anzi può farlo il Maestro per noi, quindi noi possiamo solo accettare quel che arriva e se non ci piace, lavorare su di noi affinché quel che arriva sia quello che desideriamo, ma non possiamo pretenderlo.
Il pretendere a lungo andare logora, crea ansia e ci sposta dal presente. Invece di tendersi sul fare siamo tesi sull’avere, mentre noi possiamo solo concentrarci sul fare e l’avere è opera dell’Universo.
Domanda: Ma se verso di noi arrivano delle pretese è perché anche noi pretendiamo, siamo quindi dei pretendenti? Quindi se smettiamo di pretendere in pratica dovrebbero smettere anche le pretese verso di noi, o non è così che funziona? Che dite?