Citazione:
Originalmente inviato da nikelise
In linea teorica forse non di fatto ma in verita' nessuna teoria afferma che si possa stampare denaro all'infinito ed immetterlo sul mercato per risolvere i problemi di un paese .
In situazioni di emergenza si ma poi bisogna recuperare la massa di denaro immessa che altrimenti generando inflazione ne abbatte il valore .
Poi , non mi pare che l'immissione di liquidita' nel sistema avvenga con l'emissione di obbligazioni .
L'emissione di obbligazioni e' rimedio opposto di uno Stato che denaro non ha e che lo chiede a prestito a noi pagando interessi senza stamparne di nuovo .
L'immissione di liquidita' avviene abbassando i tassi di interessi : il denaro costa molto poco e viene venduto dalle autorita' monetarie alle banche che poi lo reimpiegano in attivita' piu' redditizie .
La massa monetaria si restringe col rialzo dei tassi , a quel punto il denaro non viene piu' comprato dalle banche dalle autorita' monetarie in quanto non ha piu' un prezzo conveniente e le banche vendono i propri assets per far liquidita' .
Per questo al rialzo dei tassi le borse calano .
Il problema e' che oggi non si possono alzare i tassi perche' cio' frenerebbe l'economia allora si pensa alla manovra per drenare liquidita' dal mercato .
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Dovrei ritirare fuori i libri universitari di macroeconomia, ma mi sembra di ricordare che esistono una serie di teorie economiche, keynesiane e non, che descrivono i vari effetti (alcuni dei quali sono descritti da Nikelise) di manovre di poliica monetaria, con variazioni dell'offerta di moneta in circolazione ed i relativi effetti sul tasso di interesse, sul "portafoglio" dei consumatori e quindi la scelta se detenere moneta o titoli e così via.
Mi ricordo il nome di alcuni modelli tra i quali il modello IS-LM e quello AD-AS sulla domanda aggregata.