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Vecchio 31-05-2010, 10.26.40   #10
griselda
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Originalmente inviato da diamantea Visualizza messaggio
Grazie della conferma.

Da due anni sto lavorando ad un mio progetto sulla difficoltà di apprendimento dei soggetti normodotati in età scolare.
Non avevo considerato la questione sotto questo importante aspetto.
Quindi sarei normodotata ma un po' hadicappata
Come mi da fastidio sta cosa
Però mai come in questo periodo la sento vera.
Qualche giorno fa avevo iniziato un post, che poi ho cancellato, pareva un po' un piangersi addosso, era un messaggio in cui volevo esternare una mia difficoltà mentale nemmeno la riesco a mettere giù, la percepisco come un'incapacità di usare la mente come fanno gli altri. Ho come bisogno di aver un appoggio, una spalla ( mentre scrivo mi viene in mente che è un po' come il discorso del prendersi la responsabilità....) dovrò indagare bene sta cosa, anche se non so da che parte iniziare a vederla.
Non riesco a vedere l'ovvio tanto per cominciare, poi non riesco a mettere insieme i dati a lavorarli coscientemente( Non so se si capisce questa cosa, io la provo ma non so se si possa capire da fuori.) poi magari mi arriva l'intuizione e ci arrivo, ma non è mai un arrivo dovuto al fatto di averci lavorato in quel momento
ufff non so spiegarlo meglio, probabilmente perchè non so a cosa è dovuto.
Sarà per questo che io sono diventata molto più brava nei lavori manuali piuttosto che in quelli di concetto. I primi anche se mi stancano nel fisico non mi mettono in ginocchio come quelli mentali.
E per questo mi immagino devo aver dato l'idea alle maestre di quella che non si applicava quanto avrebbe potuto nonostante invece io mi applicassi. E tutto questo sforzarsi senza risultato mi ha portato ad detestare lo studio da ragazzina, fare e non trovare risultato è frustrante. Sotto questo aspetto sono cambiata e diventata caparbia per superare quella frustrazione, negli ultimi anni, quando è scoppiato il desiderio ci comprendere IL PERCHè??? di tante cose.....................
Mi domando come rimediare a questa cosa e si può?
Ora dopo il bel post di Uno ho capito il discorso dell'autorità e della sua valenza corretta all'interno di un ambito, mi è molto utile! E lo è ogni volta che devo usare questa cosa. E poi mi ha anche fatto comprendere cosa è l'autorevolezza. E il senso dell'ubbidienza all'interno di un ambito in cui si è scelto di stare o di qualcosa che si è scelto di utilizzare.

Io sono autoditatta in tutto, anche questo deriva penso dall'aver rifiutato l'autorità la strada che ho scelto è sempre stata la più lunga e pericolosa, quella senza binari, senza sentieri, quella in cui è facile perdersi e ferirsi tra i rovi della boscaglia.

Mi è passata ora per la mente una cosa voglio provare a metterla giù vediamo che ne esce
Chi segue l'autorità delega la responsabilità delle sue azioni ad essa?
Chi non segue l'autorità deve per forza di cose prendersele anche se non le vorrebbe, le paga, anzi paga ogni volta le penali per non aver rispettato la legge.
Io non ho più voluto seguire l'autorità perchè deviata in dittatura, solo che invece che andarmene sono rimasta a lottare contro il sistema ma diventando proprio come chi combattevo, usando gli stessi metodi di imposizione del proprio volere, quindi lottavo contro me stessa
(Quindi sono diventata senza binari, come del resto mi sono vista prima di arrivare qui, una bandiera senz'asta, che portata in giro dal vento diviene uno straccio)
Bene volevo scrivere altro sulla mia ricerca dell'autorità ma dell'incapacità di accettarla ma mi sono persa uffffffff
Ok ci ritornerò

P.S. Diam ho usato il tuo post ma parlavo a me stessa
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