Discussione: Lo stress, che stress!
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Vecchio 19-06-2010, 12.00.18   #3
diamantea
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Ho riflettuto molto sulla tensione che mi ha portato tutto questo stress da un paio di mesi, sono andata a ritroso nel tempo per capire la causa.
Tutto è cominciato quando mio figlio minore mi ha chiesto di organizzare la festa dei suoi 18 anni che sarà il 16 luglio prossimo.
Ha iniziato con una serie infinita di richieste, dal ristorante alle bomboniere, agli occhiali nuovi sia da vista che da sole graduati visto che è miope, vestiti e scarpe nuove, orologio nuovo, nuovo mobilio per la sua stanza e la macchina nuova e la patente...
Ecco fra tutte le richieste più o meno legittime e soddisfacibili auto e patente mi hanno fatto alzare il muro di cemento armato.
E' dall'età di otto anni che è affetto da epilessia sintomatica, compensato bene dal trattamento farmacologico, da tre anni non ha più crisi ma... non è tutto così immediato e semplice.
Questa cosa mi fa stare male da morire. Non riesco ad elaborare e a parlarne con nessuno. E' da tempo che tengo tutto dentro, ho sempre nutrito timore verso questi 18 anni e tutto il cambiamento che comporterà. So che poi mi passerà ma non sto riuscendo a godere il momento, non ho fatto altro che opporre resistenza facendo soffrire pure il ragazzo che colpa non ha, è solo che lui lo sapeva che per ora la patente non la può prendere, dovrà aspettare almeno un anno, accertamenti medici e il verbale per l'invalidità e tutto il resto che mi sta mettendo in croce con me stessa, visto che devo occuparmi di tutto anche dell'aspetto burocratico.

L'altro pomeriggio gli ho chiesto di aiutarmi a lavare il balcone con scopa e cordina... lui era intento a studiare i quiz per la patente e così gliel'ho gridato quasi in faccia che non può per ora.
C'era una forte tensione fra noi ma abbiamo iniziato a lavare e poi lui mi ha schizzato tutta l'acqua addosso fino a bagnarmi tutta ed io con la scopa ho fatto altrettanto, è finita a gavettoni d'acqua a ridere, dentro eravamo infelici entrambi, ma complici.
Non ne abbiamo più parlato ma io sto male e mi sento in colpa per non aver trovato un modo migliore per affrontare di petto la questione. Gli ho spezzato la speranza, lui non ne parla ed io apparentemente ho allentato la tensione ma ho perso i capelli e la notte ho il nervoso allo stomaco.
La mia famiglia mi aiuta e mi sostiene ma in verità mi sento sola, mi manca l'altra metà con cui ho fatto questo figlio che non mi chiede mai come sta, non lo sostiene quando ha psicologicamente bisogno. Non mi aiuta a portare il fardello emotivo che mi ha schiaccciata molte volte.
Eppure gliel'ho chiesto così tante volte...
Ecco, stanotte non potevo dormire, sono stata assalita da una valanga di pensieri, emozioni e dispiacere che non so dove metterlo. Ho un coinvolgimento emotivo troppo profondo. Piango in silenzio perchè non ho motivo di stare male, mio figlio è semplicemente meraviglioso, è un pò indietro con la crescita ma recupererà, il peggio è passato, è stata una battaglia lottata insieme con molta maturità, forza da leoni. Ho visto di molto peggio.
Ma fra poco non sarà più il mio bambino, vuole essere adulto e autonomo come gli altri con passi da gigante per recuperare il tempo perduto, lui ci contava molto, invece devo rallentarlo un pò e seguire la prassi medico-legale ed è per il suo bene ed anche per il mio, non sopravviverei se dovesse succedergli qualcosa.
Grazie anche a te Ray, mi sento liberata dal macigno che mi opprimeva, ora voglio solo festeggiare degnamente mio figlio come ho fatto con il grande e per una sera essere solo felice.
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
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