Allora l'utilita' di questo discorso puo' stare nel non ricercare sempre e comunque la perfezione ne' per noi ne' per i nostri figli ,meglio la completezza .
Tuttavia la completezza e' femmina ed e' un frutto che si raccoglie in avanti nella vita .
Non la si puo' chiedere nella prima fase quando per emergere l'uomo ha bisogno della sua parte maschile che lo porta a tendere alla massima efficenza e quindi a tendere alla perfezione .
E allora come vivere questa prima parte senza gli errori dell'incompletezza o senza gli errori dell'esasperato efficentismo perfezionistico che la societa' ci richiede ?
E quei giovani che sono spaventati dalla competizione e da questo efficentismo e si rifugiano nella comodita' di dottrine che li invitano a non far nulla o a non seguire quello che la civilta' chiede loro , sbagliano o sono nel giusto, addirittura anticipatori dei tempi ?
Cosa dire loro ?
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