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Vecchio 10-07-2010, 14.28.57   #3
diamantea
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I miei genitori ci hanno inculcato a guardarci sia dagli estranei che dai parenti. I pericoli? ovunque, soprattutto fuori, ma anche in casa...

Il male ce lo si aspetta soprattutto dagli estranei, in quanto si pensa che la famiglia o gli amici non tradiscano mai. Spesso è il contrario.
E' vero che dagli estranei fa meno male che dai familiari, però mi sa che dietro questa esigenza di proteggere e proteggersi ci stia una forma di controllo.
Tutto ciò che non esce fuori rimane dentro, a portata di mano, di vista cioè sotto il proprio dominio, controllo. Rimanere dentro vuol dire privarsi di esperienze che potrebbero arricchirci, ma anche allontanarci dal nucleo a cui apparteniamo, non essere più una fonte, di affetto, di guadagno per chi ci vuole controllare.
Generare la paura verso l'esterno, l'estraneo è il deterrente per far rimanere dentro certi confini di sicurezza di controllo oltre i quali la situazione sfuggirebbe di mano.
Un genitore con un bambino piccolo lo tiene vicino a se per proteggerlo meglio, ma se il bambino è più grande diventa offuscare l'orizzonte, davanti ad un adulto è proprio limitarne la libertà per paura a volte del confronto.
Un partner ignorante non vorrà che l'altro frequenti persone istruite per paura del confronto fra se stesso e gli altri, sapendo di non voler fare lo sforzo di crescere impedisce di far crescere l'altro.
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
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