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Vecchio 19-07-2010, 16.13.17   #109
Ray
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Citazione:
DIO E' COLUI IL CUI POTERE NON E' NUMERATO, IL CUI ESSERE NON E' CONFINATO, LA CUI BONTA' NON E' LIMITATA.
Citazione:

(DEUS EST CUIUS POSSE NON NUMERATUR, CUIUS ESSE NON CLAUDITUR, CUIUS BONITAS NON TERMINATUR.)

Citazione:
Questa definizione segue con evidenza dalle definizioni IV e VII. Nel potere, sia per valore che per priorità, è stato trovato il numero, secondo le opere più o meno numerose che fanno passare il possibile agli accidenti, perchè, se esse sono infinite, si parla di impossibile.
Le opere di ciò che fu attraverso questo atto sono infinite: Egli opera subitaneamente. Quando infatti un numero è infinito è stato ordinato all'atto e quando ciò che resiste è vinto, non si potrà affermare: "ogni essere esprime il carattere chiuso di una qualche finitezza", onde il passaggio dal centro all'essere e il suo essere dipendono da un'azione futura.

(Haec definitio patet per quartam et septimam.
In posse creato, et primo inventus est numerus, secundum plura aut pauciora opera educentia possibile ad actum, quia, si sint infinita, impossibile dicitur. Eius enim quod fiet ab eo actu sunt infinita opera; unde subito operatur. Ubi vero est infinitus numerus ordinatus ad actum et invenitur resistens, non poterit evenire.
Omne esse clausionem dicit finitatis alicuius. Unde a centro ad esse eius sunt operationes finitae. In divino esse non est sic, sed opera infinita a centro ad extimum et actum. Unde sua clausio infinita est et actu non impossibilis, nisi qui a necesse existens.)

Si introducono i concetti di limite (mancanza di) e di infinito che, seppur correlati, non sono lo stesso concetto...
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