Iniziamo l'argomento parlando dell'astragalo: il "pilastro" principale del protocollo sperimentale antinvecchiamento.
Le virtù dell'astragalo sono innumerevoli, qui parleremo solamente quelle riguardanti gli effetti antinvecchiamento.
Astragalo (Astragalus membranaceus)
L’astragalo è un leguminosa originaria della Mongolia, che è ora molto diffusa in Siberia, Cina e Corea del Nord. La radice di astragalo è una delle sostanze principali delle medicine tradizionali di Cina e Giappone e quella che ha trovato i maggiori riscontri per la sua azione immunostimolante in recenti ricerche scientifiche.
Negli ultimi anni sono poi stati sviluppati dei rimedi a base di estratti ricchi in saponine dell’astragalo (gli astragalisidi I, II, III, IV….) che avrebbero evidenziato un’azione di attivazione dell’enzima telomerasi , che è l’enzima che riallunga i telomeri, ossia le parti terminali dei cromosomi che costituiscono il DNA il cui accorciamento è costante con l’avanzare dell’età a causa delle continue replicazioni cellulari e che dopo un certo limite (limite di Hayflick, pari a circa 50 replicazioni cellulari) renderebbe impossibile il rinnovamento cellulare e dei tessuti esponendoli quindi alle note degenerazioni tipiche dell’invecchiamento (e di alcune patologie che lo emulano).
Agendo in questo senso queste particolari molecole dell’astragalo sarebbero dunque tra i più potenti agenti anti-invecchiamento (capaci in teoria di portare addirittura a un ringiovanimento biochimico dei tessuti in cui si attiverebbe la telomerasi). Questa azione sui telomeri è stata dimostrata in vivo e in modelli animali (mentre sono in corso alcune misurazioni sull’uomo che per ora non hanno raggiunto la numerosità sufficiente per essere rilevanti a livello statistico) sarebbe peraltro alla base dell’attività immunostimolante dell’astragalo che appunto agirebbe sul rinnovo e la moltiplicazione delle cellule del sistema immunitario.
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