Grande Edera!!!
Eccerto come si fa a non ricordare lo zecchino con la mitica Mariele Ventre e il Mago Zurlì
Popof
A. Benassi - P. Gualdi - M. Pagano
Cantata da Walter Brugiolo
Nella steppa sconfinata
a 40 sotto 0 se ne infischiano del gelo
i cosacchi dello Zar.
Col colbacco e gli stivali
camminando tutti in fila
con la neve a mezza gamba
vanno verso il fiume Don.
Ma Popof
sbuffa, sbuffa e dopo un po'
gli si affonda lo stivale
nella neve e resta li.
Ma Popof del cosacco che cos'ha ha il colbacco e gli stivali, ma non possono bastar.
I cosacchi lunghi e fieri
con i baffi volti in su
nella neve vanno alteri
ma Popof non c'è più.
E' rimasto senza fiato
sulla pancia accovacciato:
che cosacco sfortunato
questo povero Popof.
Ma Popof non si arrende e dopo un po' scivolando sulla pancia fila verso il fiume Don.
Hei! Popof così proprio non si può non cammina in questo modo un cosacco dello zar.
I cosacchi sono stanchi
non si vede il fiume Don
con i baffi congelati
più non vogliono marciar.
Nella steppa sconfinata
a 40 sotto 0
sono fermi in mezzo al gelo
i cosacchi dello zar.
Ma Popof così tondo che farà
rotolando nella neve
fino al fiume arriverà.