Siamo parecchio lontani dalle intenzioni con cui ho aperto il thread ma non fa niente andiamo avanti che magari prima o poi torna il momento.
Ray suggerisce di analizzare la fantasia e quindi lasciarla andare osservandola, per quanto trovo questo parecchio rischioso se non si è ancorati alla realtà è purtroppo l'unico mezzo per venirne fuori.
Infatti osservandola, facendola vivere pur ricordandoci di noi è poi possibile andare ad indagare cosa la muove e come.
Però, nonostante l'osservazione e la cautela un certo grado di energia andrà nel cassonetto.. inevitabile se non si è ancorati. Si arriverà fino quasi a nausearsi della ripetitività dell'osservato.
Da qualche parte è uscita la domanda su come ci si ancora e se questo è un buon modo per andare ad indagare le cause possono essercene degli altri che ci ricaricano e preparano ad andare verso la ricerca del movente come appunto iniziare a ricordarsi di se, osservarsi durante il giorno, muoversi sapendo di muoversi, cose così.. che fanno si che si acquissita una maggiore consapevolezza di noi e di ciò che realmente ci circonda.
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