Citazione:
Originalmente inviato da Telemaco
Comprendo che il reset possa cambiare lo stato di consapevolezza, ma le scelte sono comunque un effetto condizionato del nuovo stato.
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Ci ho pensato un po' su, e credo che il nocciolo sia qui.
Ammetti la possibilità di un reset, quindi di un azzeramento (seppur di pochi istanti le prime volte) di tutti i condizionamenti cui siamo soggetti, ma poi non capisci come sia possibile tale reset, se siamo comunque condizionati dal nuovo stato. Se lo ammetti, i condizionamenti momentaneamente spariscono, altrimenti vuol dire che continui a non ammettere il reset.
Penso che chiami condizionamenti anche quelli che non lo sono. Un condizionamento è un qualcosa che viene dall'esterno verso l'interno (quindi che subiamo), non il contrario (in quel caso sei tu che condizioni l'ambiente, ma è un altro discorso). Quindi un condizionamento potrebbe essere che tutti parlano male di una persona e poi quando la incontro per la prima volta non sono in grado di vedere com'è realmente perchè sono appunto condizionato dal giudizio degli altri. Ma dire che un uomo libero è comunque condizionato dal suo essere libero è, seppur grammaticalmente corretto, fuorviante per quello che è il senso che veicola. Un uomo è appunto libero proprio perchè non condizionato.
Un uomo libero non subisce il proprio stato, anzi, semmai lo impone (a se stesso)
La Volontà è un moto che parte dall'interno verso l'esterno, quindi potrebbe essere questo il metro che ricerchi. Quando una tua azione ha origine dal tuo interno è un atto libero, quando è conseguenza di qualcosa di esterno è un condizionamento che subisci. Però occhio, senza una vera e profonda auto osservazione così si rischia di cadere all'opposto, credendo nostre volontà quelli che invece sono condizionamenti così profondamente radicati in noi che risulta difficile risalire alla vera origine.