Discussione: L'autostoppista
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 12-09-2010, 09.34.04   #117
nikelise
Organizza eventi
 
L'avatar di nikelise
 
Data registrazione: 29-09-2007
Messaggi: 2,329
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da luke Visualizza messaggio
Intanto dico due cose su questo tipo, poi se serve ne possiamo inserire anche altri, tanto ne mancano ancora sei.

Innanzitutto a livello caratteriale tendo all'introversione nel senso di essere discretamente chiuso, in molte occasioni taciturno, non particolarmente amante della compagnia, specie di persone nuove verso le quali tendo ad avere un ateggiamento diffidente, magari con chi conosco da più tempo sono molto più aperto.

E' vero anche che tendo ad analizzare la realtà esterna ma il tutto più che altro per avere conferme o smentite ai mondi che mi cosruisco internamente, tramite lunghi dialoghi con me stesso che faccio da età pre- adolescenziale.

Difficilmente però quese costruzioni poi passano dalla fase del progetto alla fase della realizzazione, i vari intoppi e le varie questioni che escono fuori quando mi accingo a fare qualche passo concreto poi ri-comportano nuove dissertazioni mie interne.

E' vero anche che una volta estrinsecati questi pensieri, come dice jung, vorrei avessero la forza per auo affermarsi, forse perchè dopo tutta la fatica che ci ho fatto sopra, vederli liquidare in 5 minuti o vederli mettere a confronto con pensieri altrui che mi danno l'impressione di essere stati partoriti in due secondi , un pò , magari involontariamente scoccia, anche se ovviamente nessuno mi ha costretto a faticarci sopra così tanto.

E' interessante il discorso delle altre funzioni che a livello inconscio si fanno strada , maari sotto forma di qualche intuizione o sensazione improvvisa che hanno però l'effetto spesso di comportare tonnellate di altri pensieri per contrastarli, così come l'esistenza dei vari meccanismi difensivi, specie quello citato nell'ultima riga, che un pò mi ha fatto "drizzare le orecchie" quando l'ho letto.


Gli altri tipi introversi mi sono sembrati un pò più "fumosi", ad esempio non sono riuscito a mettere a fuoco benissimo le differenze tra sentimento e sensazione, ma questa può essere una conferma che queste funzioni sono presenti in me in modo primitivo e quindi non facilmente decodificabili.
Vorrei dire ancora qualcosa sul tipo introverso pensiero , qualcosa che rileva nell'analisi delle dinamiche dell'inconscio.
L'oggetto cioe' il mondo esterno ha una grande potenza nell'influenzare la coscienza del soggetto .
Quello che dice Telemaco e che nessuno nega .
La lotta contro questa forza e' alla base del pensiero orientale .
Come diceva Uno nell'altro 3d ''pensare e' talmente difficile ...'' una delle soluzioni proposte e' di diventare il nulla ,( anche l'amore e' da eliminare perche' portatore di sofferenza ) in modo da ecludere il condizionamento dell'oggetto .
Il tipo intr. pensiero nel porre come contenuto del pensiero non i fatti ma la propria idea soggettiva dei fatti , realizza una svalutazione dell'oggetto , l'oggetto visto e valutato solo a conferma delle proprie interpretazioni dei fatti .
Spesso anche forzando i contenuti dei fatti pur di far prevalere le sue idee .
Questo tipo , inoltre, neppure riconosce la provenienza interiore del suo pensiero , la provenienza dal regno degli archetipi che costituiscono il contenuto del suo Se ma al contrario attribuisce prevalenza assoluta ai contenuti della coscienza cioe' all'Io .
Dall'unione di questi due aspetti :
la svalutazione dell'oggetto e la prevalenza dell'Io ne deriva una sostituzione dell'Io al Se che si esprime nella sensazione di onnipotenza cioe' di comprensione assoluta del mondo invece solo interiormente e quindi imperfettamente rappresentato dalla coscienza .

Questa sensazione di onnipotenza e' una delle tappe da superare del processo di individuazione , quando la coscienza si accorge di se stessa ed inflaziona la psiche .

La dinamica dell'inconscio pero' inesorabile continua :
il mondo , l'oggetto , rimosso nell'inconscio per la paura dell'Io di essere smentito e sottomesso , riemerge con la forza che gli imprime l'archetipo di turno e terrorizza il tipo intr pensiero assumendo potenza demoniaca e magica cioe' una forma primitiva ed arcaica che e' anche quella della funzione rimossa del sentimento che anch'essa emerge dall'incoscio .
E' la rivincita della forza del Se e dell'oggetto .

Diverso dice jung sarebbe stato se all'oggetto si fosse opposto il Se anzicche' l'Io .
In questo caso due forze di pari valore fronteggiandosi si sarebbero compensate :
pensino gli uomini se alla bellezza femminile reale si opponesse la forza dell'immagine che del bello e' dentro l'uomo , del bello rappresentato e vissuto attraverso le proprie immagini inconsce , in questo caso la magia della bellezza femminile sarebbe ridimensionata dal fatto che questa forza magica e' gia' in possesso dell'uomo .
Non so se ho reso l'idea .

Invece il nostro tipo all'oggetto oppone solo il suo Io gonfiato , il suo pensiero che e' insufficente a sperimentare la fascinazione dell'oggetto , a comprenderlo e per questo soccombe .
Dice Jung :
la volonta' di dominio diventa implorazione d'amore !!!! il sentimento rimosso si trova a ipervalorizzare proprio quell'oggetto che il nostro tipo aveva prima svalutato .

Ecco perche' le funzioni ausiliari irrazionali costituite dalla sensazione fisica dell'oggetto e dell'intuizione cioe' della possibilita' o meno di un rapporto con quell'oggetto possono essere d'aiuto .
Con la sensazione si ristabilisce un contatto fisico con l'oggetto che costituisce una prima piu' vera conoscenza di quello ,
con l'intuizione si decide se accettarlo o meno come vero valore per il proprio destino ( parola chiave dell'intuizione ...il destino cioe' il futuro inserito nel proprio passato ) .

Ultima modifica di nikelise : 12-09-2010 alle ore 09.51.28.
nikelise non è connesso