Discussione: L'autostoppista
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Vecchio 19-09-2010, 09.34.53   #134
diamantea
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Credo che la funzione sensoriale sia la prima a manifestarsi nell'essere umano e che molto prima dell'evoluzione della specie l'uomo sia stato governato prevalentemente da questa. Credo che l'uomo abbia prima sviluppato le funzioni irrazionali.
Il bambino alla nascita ha già innata questa funzione, legata alla sopravvivenza. Bambini che hanno questa funzione poco sviluppata hanno difficoltà a crescere.
Poi cosa succede dopo è un pò un mistero per me malgrado abbia studiato lo sviluppo della personalità.
Jung, ma non solo lui, dice che la funzione che sviluppiamo di più dipende già da una predisposizione, abbiamo una valigia, un bagaglio alla nascita che ci porterà in quella direzione, che può essere snaturata da modelli coartivi ma la persona svilupperà nevrosi, psicosi, e la si può aiutare solo a trovare la sua naturale funzione per cui è stato predisposto.
Insomma è una specie di destino. Posso anche accettarlo pensando ad una differenziazione delle personalità che devono svilupparsi tutte nella dimensione umana, un pò come i mestieri sono tutti necessari, non possiamo essere tutti dottori o avvocati, serve anche l'infermiere o il netturbino.
Poi nel passo successivo, nel processo di crescita, con la consapevolezza si svilupperanno anche le altre funzioni, per raggiungere la piena conoscenza di Sè.

Mi riconosco parecchio nella funzione sensoriale malgrado non è la mia principale in quanto governata dal sentimento e dal giudizio, eppure la funzione sensazione la sento forte, concorre nel perdermi nell'oggetto, rafforza la mia propensione verso l'oggetto. E' ciò che mi rende sensibile verso la sensualità e mi permette di suscitare emozioni e sensazioni nell'altro.

Sentimento, sensazioni e intuizioni si basano tutte sul sentire, ma a livelli diversi, per cui è facile confondersi senza la funzione pensiero che discerne, separa, colloca.

Il limite è il punto in cui si rischia di perdere se stesso nell'oggetto. Io questo limite l'ho visto, l'ho quasi toccato. Credo sia questa questa l'origine del mio conflitto. Conosco il limite e non voglio oltrepassarlo, per cui la funzione pensiero è diventata come una sentinella, raffredda il mio sentire per controllare la situazione.

Dentro di me è chiara una cosa: non voglio perdere me stessa nell'oggetto, per questo sacrifico molto del mio sentire se mi avvicino troppo al punto limite, riducendo tutto a "nient'altro che".
Se la mia è una funzione estroversa sarò sempre condizionata dall'oggetto, eppure sento che una soluzione deve pur trovarsi senza porsi limiti repressivi con la propria energia.
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"

Ultima modifica di diamantea : 19-09-2010 alle ore 09.37.53.
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