Citazione:
Originalmente inviato da nikelise
Solo una correzione ma che e' importante .
Il sentimento non e' legato al sentire ma al valore che per noi ha l'oggetto .
E' strano e va contro un comune modo di vedere il sentimento ma questa e' una funzione razionale non irrazionale .
Sicche' come il pensiero cosi' anche il sentimento hanno un ruolo di contenimento della sensazione o dell'intuizione quali funzioni irrazionali privi di alcun giudizio o valutazione .
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Su questo Jung è chiaro, il sentimento provato è autentico e profondo nel tipo ES, anche se la scelta cade sul tipo giusto, ma è dettato comunque da un sentimento autentico, questo è innegabile, come pure che il sentimento è sentito, percepito, non pensato. Io dico "sento di amarti", se dicessi "penso di amarti" non sarebbe più sentimento.
Razionale è poi l'uso che ne facciamo del sentire sentimento, di rapportarsi all'oggetto.
La difficoltà della provenienza del sentire è che tutto viene confuso con la percezione dei sensi, per cui sentirsi innamorati può non corrispondere all'essere veramente innamorati. La funzione principale si appropria di tutte le percezioni.
Citazione:
Un'ultima cosa . questo tipo non e' detto sia un grossolano materialista se affina la parte superiore della sensazione puo' essere un raffinatissimo esteta che valorizza in ogni modo l'oggetto .
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Certo, mi sembra di averlo già detto nella mia descrizione.
Tuttavia anche l'esteta che valorizza l'oggetto lo fa sempre per se stesso, per le sensazioni di piacere che l'oggetto gli rimanda. Può diventare privo di scrupoli nell'usare l'oggetto come fonte del proprio piacere.
A questo livello alto la sensazione diventa la pienezza della sua vita reale. Il godimento diventa la sua moralità, con leggi proprie e relativa devozione.
Egli resta fedele al suo principio della sensazione oggettiva raggiungendo la massima purezza del sentire, ma svuotando totalmente l'oggetto di significato.