Discussione: L'autostoppista
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Vecchio 20-09-2010, 21.36.53   #141
nikelise
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Originalmente inviato da diamantea Visualizza messaggio
L'intuizione è un processo prevalentemente inconscio, quindi comprenderne la natura è impresa ardua.
Questa funzione nella coscienza si manifesta come un atteggiamento di attesa che fiuta e subodora.
L'intuito non è soltanto una percezione ma è un processo attivo, creativo, che immette nell'oggetto quanto da esso prende, cioè carica l'oggetto del concetto che inconsciamente ne ricava.
All'inizio l'intuito comunica solo immagini, le quali equivalgono a nozioni , conoscenze che influenzano e determinano l'azione.
Le altre tre funzioni sono relativamente rimosse, ma la sensoriale è quella in antitesi; in quanto conscia disturba la visione inconscia pura, esente da giudizi, che accentra l'attenzione su aspetti fisici su cui l'intuitivo vuole arrivare.
Una sorta di rivalità dunque con la funzione sensoriale, soprattutto nell'estroverso in quanto osservano l'oggetto, quindi l'intuito è vicinissimo alla percezione che può somigliare alla sensazione.
L'intuitivo usa il termine sensazione che tuttavia non intende quella fisica percettiva, ma quella inconscia che esula la fisicità attraverso i sensi.
L'intuizione mira a raccogliere il massino numero di possibilità, in quanto l'intuitivo è attratto e appagato dal numero di possibilità del dato oggettivo.
Per l'intuitivo ogni situazione della vita diventa in pochissimo tempo una prigione soffocante a cui deve trovare soluzione.
L'intuitivo non si trova mai dove esistono valori reali generalmente riconosciuti, ma sempre dove esistono possibilità.
Possiede un particolare fiuto per situazioni in corso di sviluppo.
Non si trova mai in situazioni stabili, solidamente fondate, esistenti da tempo e il cui valore è generalmente riconosciuto, egli si troverà in quelle meno datate e di valore limitato.
Egli è alla ricerca di nuovi oggetti e nuove vie di sviluppo a cui si dedica con grande amore ed energia, per poi abbandonarle miseramente non appena ne ha rilevato il valore e non servono più al suo intuito. Egli pecca di volubilità, intesa come cambio di interesse e di valore per un oggetto più appetibile, e non sentirà ragioni nel fermarsi se l'oggetto non suscita più il suo interesse in termini di possibilità.
Solo le funzioni sentimento e pensiero sono in grado di compensare efficacemente il dominio dell'intuito, fornendogli il giudizio che in lui manca totalmente.
La morale dell'intuitivo è rimanere fedele al suo principio.
Ha poco interesse verso il benessere di chi gli sta accanto ma anche del proprio. Spesso è considerato immorale e spregiudicato.
A questo tipo appartengono commercianti, imprenditori, speculatori, spie, politici.
Questo tipo sembra essere più frequente nelle donne, le quali risultano essere arriviste prive di scrupoli, capaci di allacciare rapporti anche sentimentali con uomini solo per sfruttarli ed abbandonarli quando non servono più.
Ad un livello elevato il tipo EI diventa un promotore di cultura, di ogni genere di imprese, è un difensore di tutte le minoranze promettenti, che hanno un futuro. Sanno infondere coraggio ed entusiasmo per una nuova causa anche se egli stesso la abbandonerà presto.
L'intuitivo è un dispersivo di energia, si comporta con leggerezza trascurando la propria vita per promuovere attività da cui si prenderanno i benefici gli altri quando egli lascerà il campo senza aver prima raccolto i frutti delsuo impegno.
Quando le funzioni sentimento e pensiero emergono dall'inconscio sono arcaiche e infantili, generano nevrosi e pensieri ossessivi, l'intuitivo si potrà perdere in situazioni prive di prospettive, come il partner sbagliato.
Dai Diam mi fai sentire in colpa , stai facendo tu tutta la fatica .
Grazie comunque .
Questo e' il mio tipo , ammesso sia vero .

Ultima modifica di nikelise : 20-09-2010 alle ore 21.43.00.
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