Discussione: L'autostoppista
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Vecchio 09-10-2010, 10.09.05   #200
nikelise
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Originalmente inviato da diamantea Visualizza messaggio
La capacità di sviluppare l'intuito dovrebbe anche dipendere dal livello spirituale del soggetto. Visto che non tutti i creativi diventano artisti, ritengo che l'artista ha un quid in più che non necessariamente dipende dall'ambiente esterno.
A questo proposito mi ricordo di un post in cui Kael parlava di orbite, il nostro essere vede il mondo attraverso ciò a cui orbita, e condiziona la visione a che gli orbita intorno.
Cioè la capacità di prevedere è limitata a ciò che gli ruota intorno.
L'importanza del Maestro per un intuitivo immagino sia questa.
Cambia la sua orbita, entra in contatto con altre possibilità prima oscure a lui. Visto che l'oggetto dà l'imput all'intuito, cambiando l'oggetto cambia, in meglio o in peggio, l'intuizione.
.
Credo che debba fare ammenda , Diam , per avere liquidato con superficialita' questo tema del ruolo dell'artista , anche se e' vero che tutti siamo chiamati a confrontarci col bello e con le sue rappresentazioni , immagini .
In effetti le immagini sono recepite secondo le inclinazioni di ciascuno sicche' possono essere
visive , uditive o legate a sensazioni corporee , da qui l'importanza di tutte le attivita' artistiche figurative o espressive che vanno dalla pittura alla musica alla danza ecc .

Comunque questo ruolo importantissimo delle immagini ci porta lontano o meglio ci consente di comprendere l'energia che l'uomo trova nel comporre o rappresentare la realta' nel modo piu' bello possibile .
Ci porta insomma a capire il perche' delle opere d'arte da quelle dell'antica grecia a quelle piu' recenti rinascimentali ed anche come oggi con la perdita del bello in ogni campo , l'uomo stia attraversando uno dei periodi piu' bui dal punto di vista della sua integrazione con la realta' che lo circonda .

E cosi' e' possibile capire la frase che finora non avevo compreso di un Nietsche che in modo estremo giunge a dire
'' giacche' solo come fenomeni estetici l'esistenza ed il mondo sono eternamente giustificati ''
o perche' un altro grande, Shopenhauer scriva un libro dal titolo :
'' il mondo come volonta' e rappresentazione ''
cioe' il mondo come agire cosciente per l'adattamento sociale o come immagine estetica , questa quale unico modo per dare un senso alle cose o per guarirci dalle dissociazioni per tornare al nostro tema .

Ecco quello che potremo approfondire , unire e comprendere nel corso dell'esposizione dell'immaginazione attiva e del suo ruolo all'interno della psiche ...... tempo permettendo ma con calma e col contributo di tutti , ce la faremo .
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