Discussione: L'autostoppista
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Vecchio 14-10-2010, 21.11.06   #206
diamantea
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Predefinito I tipi e l'estetica

Nike ha parlato di senso estetico o senso del bello. Vorrei provare ad affrontare questo difficile argomento.

E' bella solo la forma nella quale il soggetto può immedesimarsi.
Questa immedisimazione rende belle le forme. al contrario ove non è possibile immedisimarsi le forme appaiono brutte.
L'atteggiamento generale verso l'arte degli occidentali è di immedisimazione, ovvero per noi è arte e bello solo ciò in cui riusciamo ad immedisimarci. ma riusciamo ad immedesimarci solo nelle forme vive, organiche quali la natura che sta a indicare ciò che vive. Tutto ciò che è anorganico o astratto non ci fa immedesimare e quindi non viene considerato arte o bello.
Quando la creazione artistica da forme anorganiche, astratte non siamo più di fronte alla immedisimazione ma ad una astrazione, cioè ciò che reprime la vita. Astrazione ed immedesimazione sono in antitesi. la prima nega e la seconda afferma la vita.

Ma cos'è l'immedesimazione e l'astrazione.
L'immedesimaizone è un processo percettivo in cui dal soggetto viene trasferito sull'oggetto un contenuto psichico sostenziale, l'oggetto viene assimilato a collegato al soggetto in modo che esso si avverte nell'oggetto.
Trasfert, proiezione, immedesimazione trasferimento dei contenuti inconsci nell'oggetto. E' presente nella funzione estroversa.

L'astrazione è la rappresentazione del grande timore del mondo, corrisponde all'introversione. E' il ritiro inconscio dall'esterno, dall'oggetto che influenza negativamente il soggetto.
Le religioni orientali e l'arte astratta sono emblematici di un atteggiamento astraente o introverso.

Nell'immedesimazione l'oggetto è vuoto per farsi riempire dal soggetto. E' un atto conscio come movimento volontario di avvicinamento che trasferisce nell'oggetto il suo contenuto inconscio. In questo caso vi è un'assimilazione che crea una buona intesa o l'apparenza di essa nel rapporto.
L'oggetto passivo, vuoto si lascia riempire dalla vita del soggetto senza tuttavia modificare nelle sue qualità.

Nell'astrazione vi è un oggetto vivo e carico operante con un influsso attivo dal quale il soggetto vuole astrarsi, introvertirsi. Il soggetto ha timore dell'oggetto e per questo si ritira per difendersi da esso.

Chi si immedesima ha bisogno di contenuto con debole autonomia che si lascia svuotare e riempire dai contenuti del soggetto, che prietta la sua vita e vive attraverso di esso, gli dona vita, sentimenti, emozioni.

Chi si astrae è intimidito da un oggetto che ha cerca di sopraffarlo, così si ritira in cerca di una formula che lo liberi dal demone dell'oggetto, si introverte e si isola dall'esterno per proteggersi. In verità egli ha paura dei suoi stessi stimoli che avverte in misura maggiore dell'estroverso.

Ambedue le funzioni portano alla creazione di forme artistiche e alla conoscenza dell'oggetto.

Ambedue le funzioni servono alla vera conoscenza dell'oggetto e della vera creazione artistica le quali sono sempre presenti nel soggetto.
Credo che l'immaginazione attiva tenga conto di queste funzioni. Interessante sarebbe vedere il come.

Mi fermo. Ho tante domande in testa ma aspetto l'evoluzione del discorso per porle.
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