Discussione: L'autorità
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Vecchio 06-11-2010, 15.29.05   #15
dafne
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L'utore è chi scrive la sua storia e non se la fà scrivere...

Per riconoscere l'autorità bisogna averne fiducia.
Fiducia che non è abbandono. Perchè nell'"abbandonarsi a" qualche volta c'è il bisogno di pararsi il popò, per la serie..fai tu che io nun ce la fò..bella scusa.

L'autorità a me altalenantemente fà rabbia e fà paura. Rabbia perchè mi ha disillusa (e beata la volta che avessi colto la lezione) e perchè mi fà sentire inferiore.

Paura perchè avverto come un vuoto, una distanza incolmabile tra me e l'autorità come se potessi assecondarla ma mai raggiungerla.(Difatti ho descritto un salto nel buio.) e paura perchè la vivo sempre come punitiva. Riesco a riconoscere l'autorità solo nel rimprovero

Suppongo che tutto ciò derivi da una massiccia convinzione errata su cosa sia o meno l'autorità. Suppongo anche che per un motivo che ancora non mi arrendo ad accettare (perchè sento che l'ho visto, ci stò glissando sopra..) possa fare più di un riferimento all'autorità autorevole e non dispotica.
Suppongo infine che solo mollando la resistenza, visto che a forzarmi faccio danni, possa comprendere che posso (al contrario di devo che è impositivo, quindi direttamente associabile all'autorità dispotica) trovare in me le modalità per diventarlo.

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