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Vecchio 13-11-2010, 22.07.23   #43
dafne
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Originalmente inviato da luke Visualizza messaggio
L'esempio della sedia è sicuramente utile per capire il concetto in generale, ma se la sedia non si vede ancora? se ci dovessimo lasciar andare "sulla fiducia" senza avere la certezza che ci sarà una sedia robusta pronta ad accoglierci?
Saremmo costretti a rimanere in piedi anche coi muscoli che ci fanno male , coi crampi ecc ma preferiremmo questa condizione a quella di lascirsi andare col rischio di non trovare la sedia e sbattere violentemente il sedere a terra ed a quel punto coi muscoli ultrastressati non si sa se ce la faremmo a rialzarci.
Non saprei Luke, penso che se ti stai ponendo il problema della sedia sei già, come dire, un pò più sicuro. Poi in tutti i cambiamenti c'è quel margine di imprevisto che non puoi gestire e che se continui a pensarci ti tiene inchiodato in eterno (o ti fà immaginare qualsiasi cosa per coprirlo).

Vado per intuizione ma forse imparare a conoscere quel vuoto, quel senso di pericolo, ci può foirtificare da una parte e rendere più scaltri dall'altra.

Ho anche una sensazione, ma è piuttosto stiracchiata. Per cambiare certi schemi cristallizzati bisogna imprimere una maggiore forza e fare un salto (se ne parlava anche nella discussione delle ottave) per uscire dal circolo abituale.
Forse in quel cambio si sperimenta un vuoto e se non c'è sufficiente forza o un'immagine di cambiamento di riferimento in quel vuoto ci si perde un attimo e per, come dire, sopravvivenza, si ritorna alla situazione abitudinaria...nel migliore dei casi, ci si smarrisce mentalmente nel peggiore.

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