Immaginazione attiva
Ho cercato in forum ma non c'è una discussione specifica solo spunti quà e là (spero di non aver cercato male)
Mi chiedevo se possiamo parlarne assieme perchè ho iniziato a leggere qualcosa in merito ma purtroppo non mi è chiarissimo.
Secondo Jung è un confronto dialettico, un avanzato procedimento d'integrazione tra conscio e inconscio attraverso il quale l'Io e i complessi psichici si confrontano creando espressioni o simboli comuni nel mondo fantastico.
E' l'espressione massima del processo analitico, la congiunzione degli opposti che l'analisi stessa ha evidenziato.
Necessita di una partecipazione attiva della Coscienza e si differenzia dal fantasticare proprio perchè l'individuo entra completamente e coscientemente nell'evento.
Secondo Jung le conseguenze di tale metodo sono principalmente tre:"primo che la coscienza è ampliata in quanto innumerevoli contenuti inconsci divengono coscienti; secondo che viene gradatamente demolita l'influenza dominante dell'inconscio; terzo che avviene una modifica della personalità.
Esistono quattro fasi per questo procedimento:
1) Lasciar accadere
Bisogna svuotare la mente dai processi del pensiero dell'Io, lasciare sospesa l'attività della coscienza lasciando scivolare via obiezioni critiche giudizi valutazioni e quant'altro
2) L'immagine gravida
Attraverso il lasciar accadere si può accogliere l'irrazionale e l'incomprensibile che rappresentano il divenire. La seconda fase è ricevere l'imagine che si fà spazio nell'inconscio e fissare l'attenzone su di essa.
Il punto di partenza può essere completamente spontaneo o ci si può concentrare su un'immagine vivida che coinvolge la sfera emotiva, talvolata i sogni offrono spunti talvolta vengono dalle fantasie.
La ricezione delle immagini è soggettiva e dipende dalle inclinazioni personali, possono essere quindi uditive, visive o associate a sensazioni corporee.
Và evitato di sconfinare nella passività, è necessario controreagire con l'attenzione, ingravidando l'immagine.
3) Trascrivere le modificazioni
Fissando l'attenzione sull'immagine che è giunta spontanea si continua osservando le modificazioni che subisce, come si arricchisce e si evolve.
Bisogna prendere nota di tutte le modificazioni avvenute e dargli una qualche forma d'espresione per evitare che sfumino, senza eccedere nell'elabotrazione artistica.
4) Entrata in scena
Il culmine del processo è quando l'evento immaginato suscita nel soggetto il problema di prenderne parte, di prendere una posizione attiva. Necessita di non stare a guardare come se fosse una rappresentazione teatrale ma di entrare dentro e partecipare, osando porre domande e azzardare risposte.
L'intero processo è personale e individuale da svolgere in solitudine, non ci deve essere nè meta nè giudizio s'inizia semplicemente con ciò che s'impone dall'interno o con la situazione di un sogno relativamente incompleta o anche con uno stato d'animo momentaneo.
(anche se la presenza di un analista può indicare se il processo sia stato svolto correttamente o meno)
Ultima modifica di dafne : 17-11-2010 alle ore 20.27.04.
Motivo: parentesi
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