Grazie Sole per l'indicazione e grazie Nike, si bisogna iniziare a trasformare il muro del pianto perchè sennò non se ne esce.
Non sò se questa è una strada comunque in quel poco che ho letto in merito mi ha colpito che Jung sostiene come vi debba essere sospensione di giudizio o di aspettative o di obiettivo ecc
Quindi non la considero la strada per "liberarmi subito" di certi problemi, certi condizionamenti o simili ma piuttosto un'esplorazione di una tecnica che mi obbliga non solo a far lavorare l'emozione (l'immagine e relativa rielaborazione) ma anche il razionale in quanto ci và di studiare Jung, cosa scriveva e perchè usava certe parole, certi concetti ecc
Una possibilità insomma.
Parto inoltre dalla considerazione che per me immaginare, o più spesso se non sempre fantasticare, è naturale quanto grattarmi dopo una puntura di zanzara
per cui spero di ottenere, se non altro, di riuscire a contenere la fantasticheria (invece di reprimerla come stò facendo) e di indirizzarla verso un qualcos'altro, come l'immaginare, che possa essere costruttivo.
Detto questo devo fare altro adesso
ma ci torno con traduttore