Discussione: Innamoramento
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Vecchio 28-11-2010, 15.24.18   #426
dafne
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Si penso che tu abbia ragione Edera, anche se parli mi pare esclusivamente di una passione fisica. Dove per fisica intendo che c'è un uomo a scatenarla.

L'innamoramento lo puoi provare verso una persona, verso un'attività, verso una cosa nuova da scoprire, un nuovo obiettivo, qualcosa che ti cambia in fondo in fondo. E la forza stessa della vita che si manifesta nel modo in cui sappiamo reggerla e se ci "scappa" può bruciare il cuore o la mente. Si può morire d'amore chiedeva un film? Morire magari no ma impazzire si.

Accettarle è il massimo, io fatico ancora moltissimo anche solo ad accettarne l'idea. Verso l'innamoramento sono stitica perchè devo accoglierlo e non fagocitarlo, la differenza è abissale e sconosciuta assieme.

La torre in cui mi sono chiusa è cristallizzata in cemento armato. Suppongo che questa torra sia quella che altrove è stata chiamata come sovrastrutture dell'essere ma devo approfondire.

L'amore penetra questa difesa, la disgrega, se ci sentiamo amati ci pare che quella persona ci legga in fondo agli occhi fin nell'anima...vale uguale secondo me che lo stesso amore può riflettersi su un'idea che abbiamo e tornarci indietro per farci vedere cosa siamo.

Cosa che quasi mai piace.

Poi scaricare su una persona è più semplice vivere la tensione internamente provoca squilibri notevoli come l'accettare l'esistenza di mondi paralleli. Mi stò prendendo la briga di ascoltare le prediche che mi vengono mosse e tratteggiano una me che rifiuto di accettare ma che è quella che sono in verità.
Ho due figure che non collimano e qui nasce l'attrito, mi sono dovuta innamorare del principe della principessa che mi sento per poter guardare la stracciona che sono.

Non sò se si capisce La fatica reale di vivere una relazione di coppia credo ormai che sia fondamentalmente proprio la funzione "realtà" che non può essere pilotata o rifiutata come nella fantasia.

Un compagno che ti ama davvero non ti permette di strumentizzarlo come vuoi. Per questo non sono pronta per l'amore perchè lo voglio come lo voglio io e voglio vedermi come dico io. Lo "io" che vuole comandare di fronte all'amore, inteso come forza, si deve disgregare.

Persino accettare di mandare mio figlio da suo padre ha richiesto che disgregassi l'idea di me che avevo per poi ritornare col bacio (mi piace quest'immagine scusate ) di una me disposta a cedere il passo.

La questione adesso è che dovrei essere sempre innamorata per poter iniziare a conoscermi davvero ma questo richiede energia e fiducia. Da qui la necessità di un'immagine protettiva e rassicurante, sempre presente, che qualcuno magari potrebbe individuare in una madre, qualcuno in un'amica, non sò...per me è un amico, un compagno, un consiliere.

Ora mi tocca anche il passo di prendere tutto quello che mi torna indietro, soprattutto quello che mi suona doloroso, perchè devo vederci dentro quello che per amore mi vien detto che non và bene. Devo lavorarci su per poter far nascere qualcosa di nuovo, il desiderio di un nuovo bacio...

Mi sono digregata una volta per qualcosa che non era amore e non sono mai più tornata diciamo integra. Adesso è quello verso a cui devo tendere, anche se mi fà paura, mica sono proprio tutta scema, la cosa è ragionevolmente pericolosa.

Come se io fossi il principe e dovessi svegliare la mia anima addormentata.

Ok ok, piove troppo, sò trooppo romantica
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