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Vecchio 30-11-2010, 00.52.38   #4
dafne
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Parlo per me, che sono una chiacchierona , e penso che tanto il racconto che le conclusioni siano importanti.
Come svincolarli?
In qualche modo la conclusione ti dice che hai svolto correttamente, allo stesso tempo lo svolgimento influisce sulla conclusione.

Tipo ti dò una morale scivimi la favola ...

Per me la conclusione nuda e cruda è un'inibitore, non ho appigli per provare.
Mi rendo conto che sarebbe ottimale non aver bisogno della storia ma spesso mi sconforto e basta.

La cosa che mi inquieta nello svogimento, ossia nel dettagliare l'esperienza, è che nasconda come dici tu il bisogno di raccontare fine a se stesso che nutre il bisogno altrui di farsi una tazzina di ca..ffè altrui a gratis.

Fondamentale è il contesto secondo me, certe cose in ambienti di diversa intimità (lavoro-amici per dire) prendono sensi diversi. Incidono in modo diverso sul narratore e su chi ascolta.

Ci vuole una certa sintonia, o affinità, per cogliere in pieno un'esperienza personale senza stravolgerla. E per giungere a un possibile "riadattamento" su se stessi dell'esperienza ricevuta.
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