Citazione:
Originalmente inviato da Edera
Sono d'accordo con Luke Telemaco, parli come se l'aldilą fosse un posto di luce e pace a cui tutti aneliamo perdendo di vista il presente. Ed č vero non sappiamo vivere il presente, siamo sempre nel passato o nel futuro. Per come la vedo restiamo e rimaniamo umani finchč non abbiamo capito tutto quello che c'č da capire poi possiamo passare a comprendere problemi di altro tipo, 'dell'aldilą', ma č tutto compenetrato, non c'č un posto lassł nel cielo dove voleremo felici per l'eternitą, separato da noi.
Non capisco la separazione..
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E' evidente, cari Luke ed Edera, che non mi sono spiegato.
Sono io che non credo nella separazione.
Per me non esiste lo spirito e i suoi diversi problemi di evoluzione, non esiste il dilemma se la morte č la conseguenza della vita o viceversa.
Dico che esiste solo il movimento della vita e che vita e morte non sono entitą separate per cui si possa chiedersi se viene prima l'una o l'altra.
Ma dal momento che tutti parlate dello spirito o del rinascere, della vita umana come esperienza per capire qualcos'altro, dello spirito come "vera vita" o di diversi piani di esistenza (sono tutte vostre definizioni) č evidente che voi considerate questa vita come un qualcosa di transitorio per arrivare a qualcos'altro.
Io dico che questa vita, per quel che ne sappiamo potrebbe essere tutto quello che c'č e non deve avere per forza un fine ultimo.
L'idea dell'eterno, da cui deriva la domanda se esiste l'immortalitą č ciņ che non ci fa vivere con pienezza e la causa dei nostri problemi esistenziali, ci allontana dal nostro essere nel presente.