Discussione: l'emigrante
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 09-12-2010, 01.49.53   #40
dafne
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di dafne
 
Data registrazione: 24-09-2007
Messaggi: 3,630
Predefinito

E' oltremodo curioso come sempre dopo una decisone che raggiungo in seguito a una lunga gestazione...la vita mi rimescoli tutte le carte

Provo a fissare qualcosa, ho cercato di trattenere per un pò ma adesso mi accorgo che mi stà sfuggendo la cosa, và sintetizzata (seh..crediamoci )

Mio papà si è fermato da me, per un pò non meglio definito. Stà facendo l'uomo di casa. E io stò cercando di non remargli contro.

Dura.

Per i primi due giorni ero talmente presa dalla novità che non ci ho fatto caso al rosichìo di fondo, mi ero semplicemente arresa a quello che diceva.

I miei spazi sconvolti, quelli dei miei figi anche.
Spazi temporali e fisici e psicologici.

Esagero? No. Non credo. Ma man mano che ci prendiamo le misure e allarga la confidenza più io mi sento costretta, costipata, inguaiata.
Sono così fortemente sotto pressione che da ieri ho ridotto quelle tre parole che ci scambiavamo, ero in fase rifiuto ieri, oggi con i bambini a casa quasi quasi neanche mi alzavo.

Poi lo sforzo, dentro, profondo, per cercare almeno di rimanere nella linea di confine tra l'eseguire e il mostrare insofferenza.

Intuitivamente sapevo che se avessi mostrato la mia insofferenza i ragazzi se ne sarebbero fatti forza.

Mi stà riprendendo spesso il babbo perchè mi giustifico continuamente con loro, perchè parlo troppo, spiego troppo...Già lo sapevo ma sentirselo dire ogni volta....

Resistere alla tentazione di proteggere quando si arrabbia e li castiga, resistere a non sbuffare se la tv non si può accendere, se il pc và spento, se fanno lotta e si agitano in camera.

Ho fatto spesso la spesa fuori in questi due giorni per poi rendermi conto che ci stava anche ma che stò per perdermi una ghiotta occasione, quella di vedere un maschio alfa in azione , prender nota delle sue modalità e cercare di farne mie quelle più giuste.

Per me innanzitutto, che non mollo più i piatti sporchi nel lavandino fino al mattino , che quando il grande piange e sbuffa e recrimina mi prendo la mia proiezione di bimba abbandonata e la faccio stirare. Sperando che nei prossimi giorni stà bimbetta riesca a metter da parte l'ansia da trigonometria e ascolti il papà parlare delle sue ricerche.

Ascoltasse papà sarebbe già un passo oltre la linea che mi ha tenuta inchiodata fin'ora.

Ho riletto la discussione su Caino e Abele, com'è palese il guano in cui mi dibatto adesso che lo rileggo. L'incapacità di rendere autonomi i miei ragazzi ma solo dipendenti. La proiezione di me così ferocemente ancorata sul grande da non dargli spazio di manovra.

Non ho neanche iniziato a guardarci dentro nei rapporti familiari miei di ragazza ora lo sò, ci ho solo buttato un occhio ogni tanto, tanto per dirmi, ok, lo stai facendo...sei a posto.

Dimostrare e giustificarsi, continuano a ronzarmi in testa questi due verbi.

Dimostrare amore, come se si potesse...con un meccanismo di dare-avere
Dimostrare di meritarselo stò amore è un cappio al collo con uno sgabello già mezzo caduto sotto.
E gustificare le proprie richieste, le proprie necessità, le proprie reazioni o scelte fà parte in qualche modo del meccanismo, non ho ancora visto come.

Stò cercando di lasciar fare, di cercare di assecondare mio padre, delle volte l'ho fin usato coi ragazzi in cose per me difficili da mantenere salde, tipo "adesso posso giocare mezz'ora?" e io che rispondo "chiedi al nonno" perchè non lo so più cos'è giusto, se mai l'ho saputo, e il no del nonno lascia interdetta anche me, la vivo io pure come un'ingiustizia, ma lascio che viva su di me e su di me cerco di assorbirla.
Che gli altri si arrangino
Che i ragazzi se la gestiscano loro quella con il nonno, non hanno mai ricevuto insulti o violenza ma solo poche secche parole. Certo, io non avrò il suo figurone che incute timore, sò anche che arriveranno a prender confidenza e cercar di sforare, ma nel mentre ho deciso che invece di subire la situazione e basta (anche se anche questo serviva) devo mettere in atto adesso dei piccoli cambiamenti di modo che, finchè c'è una pressone forte e attiva, qualcosina cambi davvero.

Tempo fà ho scritto che il mio psicologo mi definì patologica e così tutta la mia famiglia, non so come potrò e se potrò metter a posto le cose ma forse rimettere in carreggiata un paio di vite che avevano sbandato fortemente non è poi così impossibile.

Non vorrei spararla troppo grossa ma credo che sia una gran fortuna per me avere in giro pe casa un padre, mi piace (il spararla grossa era per quella stronzetta capricciosetta che non ne vuol sapere di inquadrarsi.. ma le sego le gambe prima o poi )
dafne non è connesso