Per la cosa più importante è partecipare con il massimo impegno possibile. E un pò avete già detto anche voi.
Dico questo perchè nell'osservazione su me stessa spesso, se non praticamente sempre, quello che mi fermava era l'immagine che volevo dare e quello che ne sarebbe realmente saltata fuori se avessi partecipato. Praticamente questo atteggiamento che è molto comune, è una vera sconfitta in partenza.
Partecipare vuol dire mettere se stessi in qualcosa e farla con attenzione e al meglio che si può, senza pretese con se stessi, senza aspettative di se stessi. A quel punto anche in una competizione non è possibile avvilirsi perchè c'è un migliore se in coscienza si sa di aver dato il meglio.
Per quanto mi riguarda sto male ogni volta che so che avrei potuto fare di meglio. Diversamente no. Se ho dato il meglio e sto male vuol dire che sono bramosa e allora inizio magari anche a barare.
Insomma partecipare mettendoci impegno non è una consolazione per me, ma è la vittoria più grande perchè da quell'impegno ne nascerà un frutto.
Questo può essere espanso ad ogni angolo dell'esistenza.
C'è una discussione ancora poco sviluppata che vi ripropongo
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