Citazione:
Originalmente inviato da Edera
Ho notato in prima persona che più mi sforzo di essere qualcosa che non sono più l'attenzione mi si punta come un faro sugli altri, giudicandoli, è una cosa direttamente proporzionale. Al contrario meno maschere indosso meno vedo e sento i comportamenti degli altri e acquisto presa nella mia realtà. Perchè, almeno in me la sensazione peggiore in questi momenti è che tutto sfugga di mano e sia inutile, si vorrebbe solo essere compresi, capiti, raccolti ma non accade mai guardiamo fuori e vediamo un mondo ostile, cieco, meschino. Questo mi capita quando indosso personaggi per compiacere qualcun'altro, in pratica quando non mi accetto ma vivo a seconda dell'immagine di me che voglio creare. In quel preciso istante mi nasce dentro la pretesa che invece qualcuno di esterno mi veda per quello che realmente sono.
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E' che siamo noi il mondo che vediamo proiettato fuori: tho una me che mi piace
toh un me che non mi piace
toh una me che è così così saremmo tutte ma dividiamo e quindi credo il problema risieda lì.
Poi il bello è che proiettiamo fuori anche il disappunto su di noi e pretendiamo invece di trovare chi ci prenda in toto.
E' un bel caos vah