Citazione:
Originalmente inviato da Edera
Riguardo al limite con la spiritualità tutto è nato dalla mia convinzione che lavorando piano piano in più di qualche vita sia possibile incarnare in noi lo Spirito, lei associa questo tipo di ragionamento al ragionamento 'magico' che fanno i bambini quando sono piccoli, magico nel senso di irreale, fantastico, quindi qualcosa da correggere.
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E' interessante la questione, se ti andava potevi anche condividere questi tuoi convincimenti. Capita spesso anche a me di dire "pazienza, sarà per la prossima vita" , è un rifugio, quando mi sento impotente o non credo di avere motivo di sperare più. E la cosa strana è che infondo nemmeno mi pongo se veramente esista la reincarnazione, è proprio un pensiero rifugio, come ce ne sono altri. Questi pensieri rifugio vanno rispettati, prima eventualmente di cercare di demolirli, che poi, in una persona che sviluppa migliori capacità di adattamento e successivamente scelta di vita, va da se che ciò che è superfluo e fuorviante va via da solo se deve andar via. Secondo me la terapia ha questo scopo, non può partire al contrario dal demolire ciò che ha sempre confortato una persona, fosse anche sbagliato, ma quà nemmeno si può dire che siano pensieri fantasiosi, da come la poni tu è una sorte di fede, e come fede va rispettata, anche io potrei dire che chi crede nel paradiso in cielo è matto, non è intelligente. Io non ho certezze, ma il margine di dubbio lo lascio, di possibilità. Oppure ci troviamo davanti a gente che non crede in nulla, ho passato anche questa fase, oggi vedo in tale atteggiamento poca ricchezza, che mi può andar bene anche in un tecnico, ma se dovrò confrontarmi su certe cose così poco dimostrabili, allora preferisco non farlo con un tecnico come la tua terapeuta, raggiunto lo scopo del miglioramento del mio malessere psicologico, sento altra campana, e magari altro tipo di guida, sempre poi che la si incontri di persona ovviamente.