Citazione:
Originalmente inviato da nikelise
Io credo che come nel processo di individuazione anche nell'opera al nero si debba proprio escludere un giudizio sul bene o male del nostro comportamento .
Nell'opera al nero si sta su un altro piano non su un piano etico bensi ''gnostico '' o senza far confusione di termini su un piano di conoscenza di se che deve escludere il giudizio etico .
Giudizio etico che limita ed impedisce l'opera al nero .
Sono categorie quelle del bene e male che non sono incluse nell'opus alchemico .
Per questo io non la vedo in un contesto cattolico cristiano .
Ma su questo punto chiedo a Uno una veloce spiegazione .
|
Un giorno mi piacerebbe tu mi spiegassi cosa intendi per etico... sembra, da come ne parli, qualcosa di morto o mentale, mera morale, ma non è così.
Male bene e peccato c'entrano nell'opera al nero, anche se, soprattutto all'inizio, in modo più pragmatico di come grossolanamente si intende l'etica al giorno d'oggi: mera teoria.
E' bene ciò che mi aiuta nell'opera, è male ciò che mi contrasta. Quelli che il cristianesimo chiama peccati capitali mi contrastano. Ergo sono male, è comportamento non conveniente. Che poi ci si debba venire a patti è altro discorso e certamente non si tratta di morale.