Discussione: L'autostoppista
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Vecchio 22-01-2011, 15.15.01   #242
diamantea
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Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
E' la libido che si inabissa nell'incoscio , in ambiti sconosciuti alla coscienza che per questo motivo subisce un arresto .
Nike mi riporto qui questa frase perchè voglio approfondire un'immagine di ieri sera.
Dunque mi sentivo molto deprivata di energia, da una lato la buona notizia della sentenza mi ha provocato una depressione energetica, dall'altro lato la notizia di mio figlio che vuole trasferirsi all'estero a breve per lavoro mi ha depressa emotivamente.
Nel mio addome sono iniziati i dolori, serpeggianti, non forti ma un senso di profonda inquietudine.
Mi sono lasciata andare a questo malessere e vedere cosa saliva. Così ho visto l'immagine dell'animale selvatico, un lupo similmente, in una foresta, che ha fame, freddo ed è solo, lontano dal branco. La paura primordiale dei bisogni primari: nutrimento, calore, aggregazione come forza di appartenenza e sopravvivenza.
Mi è venuta spontanea l'associazione con la Piccola Fiammiferaia, aveva fame freddo ed era sola e per questo è morta forse.
Non era solo l'immagine ma era come se io fossi stata quel lupo, avessi sentito quella fame e quel freddo e quella paura per la mia sopravvivenza.
Adesso al di là di quel che possa significare, che pure lo sto elaborando ma mi viene più facile capire, quel che ho visto è l'opposto, cioè al benessere, alla sicurezza affettiva e materiale ci sta la paura primordiale per la sopravvivenza che mi si affaccia sotto forma di dolore addominale, sede dei primi due livelli o chakra che si sviluppano nell'uomo e in cui si rimane spesso tutta la vita, che se non ci si affranca da essi non si può passare al livello superiore.
Non so Ray se forse era questo che volevi dire a proposito del dolore all'addome nel 3d L'Attesa, mi confermi o smentisci per favore.

Nike, aggrapparsi alle immagini piacevoli, a persone che ci inducono immagini piacevoli può servire a riagganciare la rete, riattivare l'energia, ma può impedirci di vedere quali sono le nostre reali paure.
Io ho visto con chiarezza la paura di non riuscire a sopravvivere senza la mia sicurezza economica, ed affettiva sotto forma di mio figlio che rappresenta un punto di forza nel mio nucleo familiare, e non perchè sia già uomo o faccia chissa chè per me ma ho proiettato su di lui l'appiglio per la mia sopravvivenza. E' sempre stato dentro di me la presenza di un uomo come forza di sopravvivenza, così come mia madre vede in me la sua sopravvivenza, non avendo il padre dei miei figli l'uomo l'ho privato di questa funzione, diventa solo una metà temporanea.
In qualche modo i genitori scelgono un figlio o un parente sacrificale per garantirsi la propria sopravvivenza in caso di disgrazia.
Non bloccherò mio figlio nella sua scelta di partire, anzi il lavoro gliel'ho procurato io, ma certo aver visto questa cosa dentro di me non è stato piacevole.
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
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