Cari amici,
lungi da me l'ambizione di voler mettere ordine in una materia dove, tra le tante cose, non mi pare di eccellere. Vorrei tuttavia invitare (prima di tutti me stesso) a considerare i punti fermi sui quali fare leva.
Se è vero (mi pare nessuno l'abbia smentito) che il nero è:
Citazione:
Originalmente inviato da Uno
Il nero è ciò che siamo spinti a fare senza avere mai la cognizione della causa.
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allora mi pare intuitivo (qualcuno corregga senza pietà
se sto sbagliando) che l'opera al nero è in primo luogo avere la cognizione di causa sulle cose che siamo spinti a fare e in secondo luogo averne controllo. O, semplicemente (e addirittura) avere controllo su tutto quanto facciamo.
Potrebbe dunque essere una indicazione di lavoro se ognuno condivide le situazioni in cui è spinto a fare cose senza cognizione di causa. O le situazioni nelle quali ha cognizione di causa ma non controllo.
Anche se, probabilmente, il solo avere cognizione di causa (chiedo scusa per la ripetitività con la quale uso i termini ma così non ci sono fraintendimenti) è già, in qualche modo, avere un briciolo di controllo.