Discussione: Opera al nero.
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Vecchio 23-01-2011, 15.27.42   #334
centomila
Ristruttura la casa
 
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Mi chiedo se sia possibile averne cognizione di causa e decidere di sbagliare ugualmente
Non è che decidi, magari! Lo devi fare, lo devi fare e basta!
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o se il semplice fatto di avere cognizione di causa implichi l'atto di volontà e lo spostamento (o per lo meno il tentativo)
Il tentativo, certo il tentativo. Si comincia con quello.......

Più complessivamente, per quello che posso capire io e per quella che è la mia esperienza, funziona così: ho cognizione di causa di una mia debolezza o vizio. Tento di smettere, voglio cessare di esserne schiavo. Dopo vari (moltissimi!) tentativi fallimentari conseguo un successo. Ma di breve durata. Ricado. Rismetto. Ricado. Rismetto. E questa è la parte più amara, più deprimente: lo sconforto e la convinzione di essere incapace di liberarmi dalla schiavitù mi precipita in uno stato decisamente peggiore di quanto partii per l'avventura di farla finita con quel maledetto vizio. Con quella maledetta debolezza. Comprendo che da solo non ce la farò mai.

Tuttavia insisto, non posso più andare avanti ma nemmeno tornare indietro, e allora, con la forza della disperazione, insisto. Non è finita finchè non è finita. E mi dico che l'unico insuccesso consiste nello smettere di combattere.
E più incasso fallimenti più mi ribello alla mia definitiva sconfitta e insisto. Devo andare avanti per forza: indietro non si torna. Meglio morire che rimanere schiavo. Maledetto vizio, maledetta debolezza! Vedo che però se prima la maggior parte del tempo era occupata dal vizio e le isole di libertà erano pochissime ora sono maggiori i momenti di libertà rispetto a quelli di schiavitù. Piano piano la proporzione si inverte. E anche se le ricadute fanno sempre più male insisto. Insistere, insistere, insistere. A quel punto (per me che sono cristiano) scatta il miracolo: non per merito mio ma per Grazia del Signore VINCO! Il vizio, la debolezza, maledetti loro, sono FUORI dalla mia vita. Ricacciati a casa loro, nell'unico luogo che meritano di abitare: all'inferno!

Ciao!

P.S.
io sono convinto, veramente convinto che sia il Signore che mi libera perchè non si è mai visto uno costruirsi una gabbia e poi spezzare le sbarre da solo. Ma per carità, magari è tutta una mia costruzione psicologica, magari sono tutte fantasie, chissà...........
P.P.S.
Dimenticavo........avanti il prossimo! Perchè la lista dei vizi e debolezze (almeno nel mio caso) è parecchio lunga..........
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L'unico vero insuccesso nella lotta consiste nello smettere di combattere.

Ultima modifica di centomila : 23-01-2011 alle ore 15.36.30.
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