Aria nuova
Capita delle volte di aver bisogno di aria nuova, cose nuove, persone nuove.
Capita allora che il nuovo ci dia una spinta, una svegliata, che sblocchi situazioni fanghigliose e ci carichi di quella dose d'adrenalina utile a farci fare magari quel passo in avanti che avevamo timore a fare.
Delle volte però, spesso temo almeno per me, quel nuovo diventa solo bisogno di energia a elevato rilascio energetico che però viene consumata senza produrre alcun movimento, alcun cambiamento, è come un quadratino di cioccolato rapidamente assorbito, ma che lascia il bisogno di mangiarne un alto, al più presto.
Delle volte la noia, o meglio, la monotonia della vita che si conduce spinge a cercare quel nuovo che vada a riempire quel vuoto. Quindi il vuoto come mancanza di movimento, di riciclo, di circolo energetico.
Movimento che produce un profitto, o che dovebbe farlo, un guadagno di stima e sicurezza se fosse "sano" ma che può deviare e magari correlarsi in acquisti smodati o assunzione di cibi o mille inizi di progetti se non si sfrutta nel modo giusto. Nuove cose materiali, nuova effimera sensazione di potere, di riempimento.
Questa è una mia embrionale sensazione, immagino che neanche sia troppo chiara ma ho iniziato a metterla giù intanto, vediamo se ne tiro fuori qualcosa di buono.
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