Anche a me sono capitate di queste crisi, anzi è più il tempo che ho passato in crisi che altro.
Per me è una reazione normale accusare l'esterno che non mi stimola, non è interessante, non mi bussa alla porta per consegnarmi a domicilio le novità belle. E' dura prendersi la responsabilità del proprio fallimento interiore.
Anche io poi sento attorno a me tutto banale e inutile, poi torna come in un altalena dentro e rivolgo la negatività a me stessi, sono banale, inutile, stupida...
Quando si ferma l'altalena faccio in genere il punto di dove mi trovo. Mi dico spesso che più giù del fondo non si va da nessuna parte. O continuo a rotolarmi come fa il maiale nel fango o risalgo. Il fondo è buona cosa scandagliarlo bene, come dice Nike ci sono delle basi, dei livelli nel nostro fondo. Mi sembra che anche tu l'abbia toccato altre volte, poi vi sei risalito. Dovresti conoscerlo ed anche la risalita dovresti conoscere anche se dura e faticosa da fare.
La cosa peggiore quando si sta nel fondo è che questa negatività si ha la tendenza a trasmetterla all'esterno, si investe soprattutto che sta meglio di noi, chi è felice, chi si pensa non abbia problemi con quel senso di distruttività, di giudizio negativo. Nel fosso io, nel fosso tutti.
Mi sembra buona cosa che tu veda, scriva, la cosa importante è non fermarti perchè non ottieni il risultato subito. C'è da picconare tanto l'energia dice sempre Tina ed è vero.
Se vuoi ti regalo un piccone nuovo...