Ciao Edera, quel senso d'inutilità è difficile da descrivere. Io lo avverto come se fossi fuori sincronizzazione coi ritmi della vita. Mi guardo intorno e mi sento estraneo alla quotidianità, vedo me stesso come un'estraneo, come quando ci si sveglia da un sogno e c'è quel brevissimo momento in cui non si è nel sogno ma neppure del tutto svegli.
Lo shock emotivo è scaturito dalla morte di mia madre, da come ho vissuto i momenti in cui l'ho trovata morta e mi sono preso cura di lei. Ancora oggi vedo la scena di quella mattina, parte di me è rimasta "bloccata" in quei momenti in cui tutto era freddo, sangue e rigida morte.
Adesso sono in questo stato fluttuante in cui la spiritualità è a zero, quello che avverto è il grande mistero che è alla base della vita, la vita è una parentesi di emozioni belle e brutte, quello che viene indicato come un passaggio... ma poi dopo che accade?
Non cerco giustificazioni e teorie, pseudo mondi e paradisi, poi mi dico che serve andare avanti e vedere che succede. Per mia fortuna sono curioso e per nulla al mondo mi voglio perdere il finale della mia vita.
Un abbraccio