Sono appena rientrata da un corso che si è svolto in un'abbazia della zona.
Sono un pò malinconica perchè il clima delle 48 ore continue passate là ci ha lasciato un certo buco (ho portato con me i ragazzi)...
Comunque il corso si è svolto in una modalità che a livello comunicativo, trascurandone per il momento i contenuti, ho trovato geniale.
Ad ogni passo, ad ogni considerazione significativa veniva associato un fatto reale.
Per esempio, ad una frase come "siamo rami secchi" l'oratore faceva vedere un ramo secco vero. A una frase come Dio ha un mesaggio per te (il corso era a tema religioso) veniva consegnata ad ogni partecipante una lettera con il suo nome.
Era un continuo associare alle parole più importanti dei gesti, delle rappresentazioni, degli oggetti, mescolando mirabilmente quella che era la teoria pura con una sorta di rappresentazione teatrale.
C'è stato un momento in cui per una particolare dinamica avevamo tutti in testa una corona di carta e ci veniva chiesto di abbandonare la nostra presunzione, devo dire che il momento in cui ho deciso (ho cercato di sfruttare il corso anche per le mie osservazioni personali) di togliermi la conora e lasciarmi guidare è stato forte,. Come se per un attimo fossi stata completamente nuda.
Una sensazione forte che cerco di non dimenticare perchè ha molto da dirmi ancora, ne sono certa.
Insomma una forma di comunicazione che non avevo mai sperimentato prima e che devo dire considero estremamente forte, colpisce molto.
Questo assieme a una certa abilità dell'oratore
e al tema trattato ha creato un clima di coinvolgimento molto forte.
Quel tipo di clima di cui poi inevitabilmente senti la mancanza.
Il posto poi faceva la sua parte, mangiare e dormire all'interno delle mura di un'abbazia e poter passeggiare nel chiostro o tra l'eremo vicino o altri luoghi particolari tutti in mezzo agli ulivi e ai campi..beh...vien proprio voglia di dire, resto li
