Discussione: Progettare
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Vecchio 11-03-2011, 02.00.20   #5
dafne
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Quindi un gettare qualcosa a favore di un qualcos'altro, un obiettivo, materiale o psicologico.

Concordo con Grey sulla valutazione dei mezzi a disposizione esull'ipotetico prodotto che si vuole ottenere. In un certo senso un progetto è il prototipo di quello che vorremmo avere/realizzare.

Inizio a pensare che le regole siano quelle strutture, quelle linee base che permettono di tratteggiare e regolare i lavori di raggiungimento dell'obiettivo.

Obiettivo, questo sconosciuto...

Considerando che siamo in esoterismo e non in psicologia credo che un primo passo importante possa essere fare un lungo elenco di tutto quello che vorremmo essere oltre a quello che vorremmo avere. Io stò cercando di smettere di lavorare con le negazioni anche se penso che in certi casi comunque andar per esclusione possa essere estremamente utile.

Nella lunga lista probabilmente, se lasciata li per un pò a morire di noia, potremmo, tornando a leggerla, trovare quelle cose che proprio nostre non sono, che non ci suonano ancora così bene, magari quelle che neanche ricordavamo di aver scritto. Quest'ultimo era un suggerimento che ho rubato a uno scrittore visto in tv anni fà che diceva che si appuntava le idee per un libro su dei foglietti che poi metteva in tasca. Se a distanza di qualche giorno l'idea era ancora viva la prendeva in considerazione se invece l'aveva dimenticata significava che non era poi così interessante.

Fatta la prima scrematura in quel che resta potremmo dare una sorta di priorità. Ho verificato di persona per gioco che tra 12 interessi letterali scritti dovendo dare delle priorità molti erano i testi per i quali davvero non avrei cercato ad ogni costo del tempo per leggerli tutti a pari merito ovviamente, metterli in scaletta mi ha permesso anche di poterli inserire, i primi, più comodamente in una scaletta degli impegni quotidiani.

Qui in realtà è sorto il primo vero, reale problema. A far schemini, scalette, fasce orarie mi sono sentita malata. Malata di controllo e ho mollato d'istinto la presa.

Ma non è controllo questo, o perlomeno lo è in una forma costruttiva, come una struttura ossea a sostegno del corpo vero e proprio. Forse la ribellione della parte di me che piterpaneggia ancora con enorme soddisfazione e non vuole essere messa in gabbia....

Domani riprovo su questa strada vediamo che ne esce
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