Discussione: Il paradiso perduto
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 13-03-2011, 19.27.01   #59
webetina
Partecipa agli eventi
 
Data registrazione: 18-07-2009
Messaggi: 1,452
Predefinito

Nella casa nuova, in campagna, senza la nonna, e col peso dell'uomo nero, il paradiso era crollato del tutto.
Di uomini neri e di donne voraci ce ne saranno sempre. Di queste cose la cronaca ce ne racconta di estreme. Forse oggi sono più disposti a parlare e meno ingenui i ragazzi, forse, non so su cosa basarmi. Ma resta sempre una ferita sanguinante quella delle attenzioni illegittime verso i minori.
Riguardo alla mia esperienza chissà perchè poi ci feci così tanto caso, forse la natura non vuol essere disturbata anzi tempo, e c'è che altri segni di repulsione mi erano già arrivati durante la mia piccola vita da altri adulti, uomini neri, dal comportamento incontrollato. Piccoli sgarbi, non ben percepiti, ma che lo stesso erano fastidi. La vicina si passava lo sfizio scherzando di controllare con le mani se il mio petto era ancora di bambina e mi costringeva ed evitarla o a sfuggirle. Piccole cose, piccoli delitti.
Proprio il non potere dire a nessuno ha ingigantito la cosa dentro di me fino a diventare disturbo della personalità il dovere dissimulare. Covare odio e dispezzo per una persona considerata affidabile dalla propria famiglia non va d'accordo col paradiso, che si accartocciò su se stesso, e ci volle tempo perchè potessi continuare a godermi brevi ancora intensi momenti di vero benessere, che ora doveva più di prima essere nascosto ai grandi. Si perchè nel frattempo la cultura del sacrificio era diventato delirio di entrambi i nostri genitori. Io percepivo questo e a questa aspettativa mi andavo adattando.
Mamy fece il resto col suo programma a modo suo ambizioso di riscatto sociale e puntò sulla figlia maggiore, cioè su di me, per quanto riguardava suoi ideali di castità e di obbedienza. Atteggiamento disgustoso di pretesa, ma ebbero anche meno attenzione personali da mamy con la scusa che erano meno in gamba perchè più piccole. Non so in quale dei due casi sarebbe stato meglio capitare, ma gli eccessi di genitori posseduti dal demonio non vanno bene mai.
Nostro padre sempre in lotta per la supremazia con mia madre, verso noi figli fu meno paterno, ma più che altro verso il nostro diventare autonomi nelle idee e nelle scelte di vita. Ho già detto che la nostra fortuna nella sfortuna, furono le tante ore che loro due passavano a lavorare. E comunque erano discreti i periodi buon accordo che amavano festeggiare con pranzi, spumanti e dolciumi vari, e di sorprese piacevoli per la casa. Insomma di tanto in tanto scorreva anche per noi vita apparentemente normale.
Riguardo all'uomo nero desidero lasciare perdere il ricordo, che dopo tanto tempo mi irrita solo superficialmente, ed evito che possa ancora rubarmi anche solo briciole del mio tempo. Del resto ho scritto certe cose perchè credo che sia proprio nel confronto che i momenti belli vissuti furono conservati nella mia mente come il paradiso, dove la frase paradiso perduto trova senso. Proprio un contrasto stridente che dà l'idea in certi casi di quanto buone siano certe cose a paragone di altre.
webetina non è connesso