Citazione:
Originalmente inviato da diamantea
Sei sicura che ti cascherebbero addosso tutte le cose che dici? A me non risulta che funzioni così eppure so rimanere concentrata per diverso tempo ma per avere una delle cose che nomini, e mai senza alcun filtro, ci vogliono sogni ripetuti e travagliati, tensioni emotive che durano giorni, impegno non indifferente ad osservare e analizzare bene...
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Eh si vede che siam fatti diversi..
o che intendiamo cose diverse.
Io sfuggo moltissimo, soprattutto con le parole, anche facendo fiume (Sole confermerebbe
) anche riuscendo a dare ragione all'altro senza dargli ragione davvero.. ho sempre pensato che fosse una forma di difesa dall'altro ma invece come sempre, l'altro non è il problema principale.
Se non sfuggo sono ferma, se sono ferma e concentrata sento, se sento sento il corpo, sento i pensieri e poi l'assoluto silenzio e il rimbalzo nei miei neuroni diperatamente alla ricerca del frastuono per non sentirmi davvero.
La bambina piccola non ha autonomia, l'adulto si. Paradossalmente il dolore della perdita continua (l'attacamento ai genitori o a qualche figura sostitutiva) pare essere meno forte di quello della solitudine che si prova a farcela da soli ma poi è tutto l'opposto perchè, come si suol dire, mal che si vuole non duole.
Sono vecchia, vecchia per l'idea di me che ho fissato come guida. Lo shock andrebbe provocato e riprovocato ma non mi riesce sempre. Nell'attimo dello shock tutto diventa spaventosamente nitido, anche le rughe
e nel mio caso non sono le immagini che salgono ma il passato lavorìo razionale di analisi ad aiutarmi e a salvarmi da un ennesimo buco nero, da un nuovo vuoto di memoria. Proprio, paradossalmente, evitandomi tutta quella serie di immagini o filmini che tanto mi sono cari, una sorta di anestetico a rilascio immediato