Citazione:
Originalmente inviato da dafne
Si Luke, indubbiamente su certi meccanismi bisogna lavorarci, vederli, cercare di ricapitolarli e vederne le cause....ad aeternum? Perchè qualche volta con certe corde si finisce a procastinare continuamente il taglio perchè, sensazione mia per carità, ci sono cose che razionalmente non possiamo collocare se non dopo.
Quindi quel "lavorarci su" rischia di diventare un'arma a doppio taglio, nel tentativo di rendere il passaggio più indolore possibile (perchè quello è, no?) si finisce col non farlo mai. Sempre personalmente, probabilmente come già si diceva più su è anche tipo di costituzione psicologica anche. La mia avversione alle chiusure ad esempio mi mette, di fatto, nella posizione o di fare la ceretta di colpo o di restare scimmiosa (vaglielo a spiegare alla mia psiche però,piuttosto che cedere preferisce ritenersi un degno esempio di anello comunicante dell'evoluzione... )
Non so, che ne dici?
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Si il rischio di procastinare un passaggio all'infinito c'è , come c'è quello di credere di aver dato chissà quali tagli col passato e poi alla prima occasione riescono fuori i mostri, che avevamo ancora dentro.
A mio avviso non è detto che lavorarci su renda il passaggio indolore, anzi spesso si tratta di far venire su roba che fa parecchio male più e più volte, ma se uno vede che può servire, cambia qualcosa, dentro "batte" meno che in passato, evidentemente è un processo che serve.
Poi certo un momento di stacco serve per forza ad un certo punto, a volte le situazioni in cui ci si trova lo agevolano in altri si fa e basta, però sempre se e quando la corda non ci serve più o perlomeno la spada che abbiamo è davvero in grado di tagliarla.