Non sono daccordo sul fai come ti pare e sicuramente concordo col tuo modo di fare (e anche quello di Diamantea). Spronare, incoraggiare, controllare un figlio è il compito di un genitore. E' un rapporto che si costituisce costantemente, e se questo rapporto non c'era da prima, sarà difficile vedere i cambiamenti subito dal giorno alla notte.
Alle elementari il genitore quando può studia col bambino, alle medie si sproneranno i compiti in classe.
L'alternativa alla punizione potrebbe essere anche qualcosa di creativo:
esempio un bel pranzo con lui e qualche amichetto a casa vostra, poi dopo i compiti, e poi si gioca alla playstation.
E' solo un esempio: invece di concentrarsi sulla punizione, puoi concentrarti anche su un premio o qualcosa che a tuo figlio piace per spronarlo a studiare.
In questo caso però lo puoi fare per piccole cose... non per grandi cose.
Mi spiego meglio: se compri il motorino perchè viene promosso, esso non capisce che lo studio è per se stesso, ma perchè c'è il premio.Il messaggio è un po' sbagliato.
Se lo fai per le piccole cose, non succede niente.
Oppure gli fai notare che quando studia, se si sente più libero con la coscienza di aver finito i compiti e di aver dato il meglio, senza essere stato con l'ansia dell'interrogazione.
Se vale in qualche materia in particolare, o ha bisogno di approfondimento, potresti prendere qualcuno per ripetizioni, che gli insegni a studiare meglio ed approfondire.
^^
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