Discussione: Divinita' e Daimon
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Vecchio 22-04-2011, 19.06.18   #107
diamantea
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Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
Prova a scoprire il mondo delle baccanti che vedo molto vicino al tuo sentire .
C'e' una tragedia di Euripide che descrive in modo crudissimo la figura delle Baccanti si chiamna appunto Baccanti , Agave invasa dal Dio arriva a fare a pezzi e a divorare suo figlio , poi tornata in se' anche se ne pente , ti ricorda qualcosa ?
A te la palla su questo tema .
Cetto Nike, i miei momenti di follia sono molto baccanti, i miei coltelli sono il tirso o nartece delle baccanti, mangiare o sbranare vivi le persone a parole è tipico nei riti delle baccanti. C'è una forte simbologia che richiama quei momenti chiamati fuori dalla grazia di Dio, infatti questo dio le invasa con il germe della follia per vendicarsi, e quando finisce l'effetto c'è il pentimento. Stare fuori dalla grazia del dio è punizione.

Mi sembra che nei miei sogni si trovano simboli delle baccanti come la serpe tolta dal collo con il nartece. Il cane ucciso (o sacrificato) con il coltello e mangiata la testa e poi il pentimento alla vista della collina rossa.

"Subito Zeus, figlio di Crono,
lo accolse nella guaina segreta
della sua coscia cucita con fibbie dorate,
all’oscuro da Hera.
E lo partorì, dio cranio di toro,
quando le Moire compirono il tempo,
e lo coronò di corone di serpi:
da allora le Menadi,
nutrici di fiere,
intrecciano serpenti tra i capelli.
"

Questo verso descrive la nascita di Dioniso e il simbolo della serpe e delle Menadi che nutrono fiere e intrecciano serpenti, e in serpe viene tramutata Armonia. Ci sarebbe da capire il perchè delle serpi... forse nelle caratteristiche negative che appartengono alla zie nutrici di Dioniso che erano le sorelle di Semele, la madre, appunto gelose invidiose che non volevano riconoscere in Dioniso un dio pur proteggendolo dalla gelosia di Era "non muore il rancore di Hera per lei, mia madre." coprendo i suoi vagiti con suoni di tamburi e flauti.

Comincio a capire meglio la differenza che passa tra il dio e il daimon, ciò vuol dire che con la comprensione si può uscire dall'influenza negativa del daimon che ci fa agire senza essere coscienti di ciò che facciamo.

Dodds individua nelle due Menadi un menadismo bianco ed un menadismo nero, un aspetto dualistico presente nel dio stesso che separa le due Menadi, una di culto e di fede nel dio che va premiata e una incredula invidiosa che va punita, il bene e il male, il bianco e nero e i misteri del culto che per la prima volta vengono custoditi e praticate dalle donne.
Dioniso è l'unico dio per metà divino e per metà terreno, come Gesù, e con i tratti tipici di un'epifania che giunge a Tebe per rivendicare il suo divino riconoscimento:

"Eccomi, sono qui, in questa terra di Tebe, io, figlio di Zeus,
Dionìso: mi genera - un tempo - la vergine di Cadmo,
Sèmele, aiutata nel parto dal fuoco della folgore.
Ho mascherato la mia forma, da dio che sono a uomo,
e sono qui alla fonte di Dirce e alle correnti dell’Ismeno.
"

Nella doppia natura di Dioniso ci sta l'amore fra i due amanti e la gelosia e invidia della dea Era che causa la morte di Semele e la nascita prematura, il bene e il male che Dioniso porterà dentro come dio dell'ebbrezza della gioia della musica ma anche della vendetta della follia.
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
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