Citazione:
Originalmente inviato da Ray
Scusa non è chiarissimo. Liberato ciò che era prigioniero nel vaso?
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Intendo che il vaso (l'acqua) è, per usare parole di Fulcanelli, infetto da uno zolfo "arsenicale", che lo trattiene e lo coagula. La materia iniziale è un caos che contiene già tutto dentro di se. Essa va aperta e il puro separato dall'impuro, così da ottenere l'unico e solo vaso necessario a quest'opera, perfettamente purgato e sbiancato.
Quote:
Comunque, per quello che dici dopo, d'accordo o meno che posso essere non lo vedo risolutivo, dato che il corpo è quesi tutto acqua.
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Questo non lo capisco. Risolutivo per cosa? Ovviamente, l'acqua di cui parliamo comunque non è H2O
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Tornando alla bolla invece, corpo o non corpo (molto dipende direi dall'estensione che si da a questo termine) mi pare possiamo concordare che si tratta di qualcosa di costruito ad hoc e di cui non disponiamo in partenza, che serve per poter aprire "il vaso" e che in seguito non servirà più. Si?
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Si, senza la bolla ciò che è volatile andrebbe perso e resterebbe solo il fisso, la terra. Un analogia con bolla e vaso potrebbe essere il pancione della madre che è la bolla, e la placenta interna il vaso mercuriale. Alla nascita il vaso si rompe, e infatti si dice "si sono rotte le acque"..