Sempre su Dioniso
Dioniso e' un Dio straniero , lo straniero in noi , non fa parte inizialmente degli Dei olimpici , ed e' il simbolo perfetto della duplicita' non integrata , della duplcita' nel contrasto che genera follia .
E' una parte ineliminabile di noi a dispetto del distacco cioe' della lontananza che e' un concetto apollineo .
Con l'avvento di Dioniso accade questo :
''il mondo consueto in cui gli uomini vivono in sicurezza non esiste piu'.
Lo strepito dell'avvento dionisiaco lo ha spazzato : tutto e' mutato , ma non per trasformarsi in un paradiso perduto della fanciullezza .
Il mondo delle origini e' riemerso , le profondita' dell'essere si sono aperte , le forme originarie di tutto cio' che e' suscettibile di creare e di distruggere , con le loro brame infinite , con l'infinito orrore sono salite alla superficie e hanno mandato in frantumi il mondo abituale , innocuo e bene ordinato :
esse ( le profondita' ) non portano sogni ne' inganno , portano la verita' ed e' una verita' che rende dementi .
Questa verita' e' il flusso frenetico della vita che vince su tutto e che scaturisce dalla profondita' delle MADRI .''
Di questa realta' psichica tanto comune dobbiamo parlare e di come si impadronisce di noi , ci prende .
Il mondo di Dioniso e' un mondo femminile perche' sono loro che lo invocano o lo invoca la parte femminile dell'uomo .
Dioniso appare all'improvviso e all'improvviso scompare .
Ha per simbolo la maschera come rappresentazione dell'altro che e' in noi e che incontriamo ogni tanto e che subito scompare per riapparire all'improvviso .
La maschera non copre qualcosa che c'e' ma e' simbolo di quello che di solito non siamo , della nostra contraddizione, della nostra duplicita' .
La follia e l'ebbrezza di Dioniso :
Ultima modifica di nikelise : 03-05-2011 alle ore 18.46.26.
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