A me convince:
"so di non sapere."
Credo che si riferisca alla sostanziale impotenza umana di rispondere alle classiche domande: da dove vengo, dove vado, perchè sono qui?
Il non poter rispondere a queste domande determina una incontrovertibile e profonda non conoscenza rispetto alla nostra esistenza. Siamo un pò come ciechi che non sanno dove andare.........
E per questo che la superbia è così orribile ed allo stesso tempo grottesca: hai visto mai un cieco condurre un altro cieco? Magari con spocchiosa sicurezza? Anche se egli è persona potente, potentissima per gli standard di questo pianeta, il non poter rispondere a domande così decisive lo pone su un piano di perfetta ignoranza.
Ed ecco dunque che l'unica, dignitosa consapevolezza è quella di non sapere.