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Originalmente inviato da Astral
Lo dice la parola, è una violenza che può raggiungere limiti subdoli e sottili, ed è molto più invasiva.
E' uno dei meccanismi preferiti di chi fa volontariato, o ha un uomo in pugno perchè l'ha sedotto. Oppure il padre di famiglia che taglia i viveri, o la moglie che dice questa sera a letto senza cena (e non solo).
Però forse occorre precisare la differenza tra violenza, e persuasione o tecniche che ci violentano psicologicamente. In pubblicità per esempio c'è un target, e si punta sulla debolezza di quello, per istigarlo a comprare.
Sfrutto il desiderio, l'interesse, il punto debole di quella categoria di persone per indurlo a comprare.
Questa diciamo è più una persuasione.
La violenza psicologica dovrebbe costringermi a non scegliere, ma la domanda è: posso essere violentato psicologicamente credendo che sto scegliendo, ma in realtà non è cosi?
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Citazione:
Originalmente inviato da Astral
Puntare su una debolezza e lavorare sul senso di colpa, se non adempi a qualche opera di volontariato religioso o sociale. Ma diciamo che più che violenza lo chiamerei ricatto psicologico.
Fortunatamente non tutti sono cosi
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Che differenza c'è tra ricatto psicologico e violenza psicologica?
Anche io mi ci confondo però mi pare che anche il ricatto sia una forma di violenza anche se fa un giro strano
Se dico ad un figlio se prendi dei bei voti io ti compro....x è un ricatto
Se dico al figlio se non studi ti tolgo la moto è una violenza psicologica uhmmm
Quello che andrebbe detto è quello che deve fare e poi se non lo fa paga le conseguenze questo è esente da violenza psicologica ariuhm