Che quando non c'è cerco e che quando trovo rifiuto...
Bella stà storia, mi sono arroventata sul giochino per molto tempo finchè piano piano ho cominciato ad affrontare il senso dell'autorità, cercandone il significato.
Vi risparmio i vari giri elucubratici
per passare all'ultimo punto che mi è apparso come rilevante.
Per riconoscere l'autorità bisogna si essere umili ma, almeno nel mio caso, l'accettazione dell'autorità mi chiede
fiducia.
Mi devo fidare e di conseguenza affidare a quella persone che in quel momento rappresenta un ruolo di guida.
Meglio soli, meglio ribelli, meglio fare in fortissimi...quando poi in verità sono fragile come un frollino
per questo cerco e poi rifiuto.
Un pensiero collaterale a questo "affidarsi a" è incredibilmente scoprire quanto sia più facile ragionare che credere e che è incredibilmente illusorio il pensiero di avere così, rifiutando l'autorità, un maggiore controllo della propria vita.
La fiducia è un salto nel buio, è saltare un burrone..da fermi
Forse è anche l'incapacità, ad un certo punto, di riconoscere l'autorevolezza nelle persone giuste, confondendo magari sicurezza e forza e finendo a dar retta a chi maggiormente si sà imporre.
c'è sicuramente altro da vedere...