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Vecchio 08-06-2009, 12.49.36   #9
dafne
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Io per un paio di elezioni negli anni scorsi non ho votato.
Mi sono resa conto che era pura pigrizia, me ne sono resa conto sabato sera quando, anche se dubbiosa, mi sono vestita e sono uscita.

Gli scrutinatori erano personaggi ancora più scettici di me, uggiosi, parevano quasi obbligati a star li ma posso dire di aver provato all'entratra, di fronte ai due carabinieri, lo stesso brivido di quando sono andata a votare per la prima volta, lo stesso senso d'importanza civica...elloso che pare una bestemmia ma sabato mi sono ritrovata contenta di aver fatto quello che dovevo e volevo anche se poi "fan quello che vogliono".

Mi ricorderoò sempre la frase del preside del mio liceo quando ancora ero in terza (coi i raptosauri quasi..hahahah) ricordo che presenziò durante uno sciopero e ci disse che si, avevamo il diritto di scioperare per qualcosa che ora non ricordo bene ma che per criticare una cosa dovevamo avere almeno un'idea, una proposta, alternativa a sostituzione di questa.

Della serie, criticare e basta non serve a niente e a nessuno e soprattutto, nulla serve criticare chi fà restando poi fermi a guardare e basta. L'ho dimenticato nel tempo ma è una cosa che mi è rimasta dentro.

Alla fine comunque, credo, sempre alla responsabilità si torna. Non faccio, non mi preoccupo, non mi spreco.....io temo che l'astensione dal voto non sia una gesto consapevole di protesta ma piuttosto un certo senso di indifferenza, di menefreghismo (eh bon forse sono influenzata dal mio punto di vista)

Non vorrei dire stronz...ma Dante non piazzò gli ignavi nell'Inferno? Bisognerebbe rifletterci.
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