Discussione: Il paradiso perduto
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Vecchio 26-01-2011, 17.07.34   #43
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L'inizio della scuola media aveva coinciso con un gran brutto periodo, che in effetti segnò la fine del vero paradiso, quello incontaminato che durò fino ai dieci anni, tempo in cui facevo la spola tra una nonna e l'altra, tra le amiche e le sorelle. Tempo in cui mia madre non lavorava, in cui parlavo con i fiori, e poi c'erano le signorine, e la ricostruzione del pavimento stradale, e non avevo fin lì conosciuto ne perso la tremenda guida spirituale.
Non abitavamo ancora la casa col giardino che mi vide a dodici anni riunita definitivamente alla mia famiglia e sotto la guida della nonna paterna il breve tempo che mia madre mancò da casa. Ma in effetti vi era una differenza nel modo in cui mi estraniavo seguendo il gioco , perchè diverso dev'essere stato per forza il mio atteggiamento verso la vita. Prima avevo solo voluto accennare al fatto che la madre di mia madre si ammalò, che coincise proprio con l'anno in cui entrai alle Medie.
Avevamo lasciato la casa col terrazzo dove annaffiavo i fiori, e con le signorine, e già mi dispiaceva, ma avevo trovato nuovi amici. Il fatto è che subito dopo come un fulmine a ciel sereno la nonna fu operata al seno. Non sapevo esistessero le malattie, ne che una donna potesse essere mutilata a quel modo. Vidi ogni cosa, la nonna cercava conforto in me, non voleva rattristarmi, semplicemente condivideva accettante. Le avevano salvato la vita diceva, ma non poteva nascondermi i dolori di un intervento che allora era molto invasivo. Del resto dormivo nel suo stesso letto, non c'erano due stanze, condividevamo tutto da sempre; era più facile che mi facesse partecipe. La notte non dormivo, sia perchè lei non sopportava nessun movimento del letto, sia perchè la mia mente e il mio cuore erano trafitti e letteralmente in allarme rosso. Ero spaventata a morte, fu un day after, un pensiero ossessivo senza tregua per molto tempo e che in seguito affiorava all'improvviso.
Ogni mattina l'aiutavo a lavarsi, a infilarsi i vestiti, guardavo lei che aveva risolto con un piccolo cuscino dentro il reggiseno, lei che forse dava un significato meno grave a tutto ciò mentre invece per me era una cosa orribile la ferita.
Era una donna ordinata, maniaca della pulizia purtroppo, e avendo ora poca forza nel braccio destro, dovevo farle delle cose, nel modo maniacale con cui le faceva lei: quindi mi controllava passo passo.
Fu davvero dura per entrambe e sebbene mio padre volle che andassi definitivamente con loro solo per un pregiudizio nei confronti della malattia, in effetti mi sollevò da un clima che sicuramente mi avrebbe fatto molto più male. Non la abbandonai, posso immaginare che per lei fu un dolore aggiunto non avermi più, meglio che non ci penso, ma le cose andarono così. Da diverse angolazioni ognuno risulta avere le proprie ragioni.
Fui felice di andare nella famosa casa con le mie sorelle e mio fratello, e mio padre, e mia madre che veniva ancora solo a fine settimana. Ebbi anche molto lavoro in più insieme alle tante opportunità interessanti che presi pienamente come ho già descritto, ma lo struggimento verso la nonna e verso me stessa che di sicuro avrei patito come lei prima o poi,non credo siano mai passati, e sono ancora quì. Non mi impedirono di continuare la mia ricerca del piacere, ma è probabile che mi sia attaccata ancor di più alla strada della alienazione dalla realtà. Non mi sento nemmeno di dire che fu negativo, che fu deleterio, perchè si potrebbe dire, visto che ancora oggi mi considero una grande disadattata.
In effetti il gioco che mi fu concesso pur in mezzo a tante responsabilità prematuramente, fu, ne sono certa, la mia salvezza, e non avevo nessuna intenzione di mollare se mia madre non mi avesse fatto la guerra, se la signorina R non mi avesse indotto al dovere moralisticamente man mano che crescetti. Insomma era per dire peccato che non potei trasformare le mie virtù di bambina avvezza alla gioia e al gioco, in qualità di un'adulta allo stesso modo felice di esserlo.

Ultima modifica di webetina : 26-01-2011 alle ore 18.07.16.
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