Discussione: Mutus Liber (Alchimia)
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 16-07-2006, 00.05.30   #27
Ray
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di Ray
 
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
Predefinito quintessenza

Citazione:
Originalmente inviato da Ray
Così il concetto di "materia prima" è da una parte il punto di partenza dell'Opera, collegato quindi al sale, ma dall'altra è la "materia" di cui è fatta la materia (oggi diremmo proto-materia), che viene detta "quintessenza". Questa quinta essenza, da cui si originano le altre quattro (terra, acqua, aria e fuoco) è il punto di partenza della materia, cioè la materia ad uno stato indifferenziato, ad un precedente livello di manifestazione... ciò che sta dietro a tutte le possibili manifestazioni di quello che chiamiamo materia. E qui abbiamo un altro collegamento col sale, solo in chiave macrocosmica, o meglio "naturale". Il collegamento è dato dal principio vitale della dualità corporea... che si può associare alla quintessenza per grado di manifestazione.
Riporto quanto scritto in "alchimia" con l'intenzione di specificare meglio alcuni punti.
Ritengo l'operazione non inutile dato quel che si legge e si sente in giro a proposito di "quintessenze" varie, ottenute tramite processi "alchemici", più o meno facilmente acquistabili, molto facilmente assumibili e con dichiarate qualità terapeutiche.

La parola "essenza" è sostantivata da "essere" e va intesa all'opposto di "sostanza". La sostanza (ciò che sta sotto) è riferito al piano di manifestazione che chiamiamo comunemente materiale, mentre l'essenza è ciò che gli sta dietro, a monte, in un piano di manifestazione precedente, che permette il manifestarsi della sostanza.
La gerarchia tra essenza e sostanza è lapallissiana ed è sottolineata da quel stare "sotto".

In alchimia, ma non solo, parlare di essenze (sia in termini relativi che assoluti) è parlare di Prinicìpi (sia relativi che assoluti).

Le essenze della materia sono acqua, terra, fuoco e aria... tutti e 4 immateriali, in quanto appunto pre-posti alla sostanza (materia). E non, come pensano i moderni mentre interpretano a vanvera la filosofia antica e la scolastica, i quattro stati della materia espressi in modo romantico (l'interpretazione è possibile ma eccessivamente limitata).

La quinta essenza è l'essenza delle essenze... il Principio dei 4 princìpi, ciò che sta ancora a monte. Essa si manifesta nelle quattro forme su citate e, dalle varie possibili diverse mescolanze di questa quattro forme sorgono le varie sostanze.

Quindi chiamare "essenze" delle cose assumibili magari oralmente, ovvero delle sostanze, che si tratti di profumi o di "potenti rimedi" è perlomeno abusare di un termine.
Utilizzare poi la terminologia e se vogliamo il fascino e l'importanza della Grande Opera per connotare delle sostanze in boccetta lo trovo alquanto sospetto.

Con questo non intendo dire che dei preparati di vario tipo (precipitati, estratti, distillati), magari con tutti i crismi di una buona operazione di chimica naturale non possano avere benefici effetti sull'organismo. Dico che non si tratta di alchimia e meno che meno di essenze, quinte, seste o sessantesime che siano.


Discorso espandibile, non so quanto chiaro... chi desidera approfondire...
Ray non è connesso